TORINO – 1.300 pagine dei codici di Leonardo sono online grazie al progetto “Svelare Leonardo”, un nuovo hub digitale che consente di esplorare la vita, l’opera e l’eredità del grande genio del Rinascimento.
Si tratta di una retrospettiva disponibile per tutti su Google Arts & Culture, curata da esperti di 8 paesi e 28 istituzioni, tra cui il Castello Sforzesco di Milano, i Musei Reali di Torino e il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano.

“Svelare Leonardo”, uno sguardo sulla sua creatività sconfinata
L’hub digitale include storie sulla vita di Leonardo, i suoi capolavori e le sue incredibili invenzioni che possono essere viste in 3D.
L’Experiment “Inside the Genius Mind” si avvale dell’aiuto del Machine Learning e della curatela del professor Martin Kemp, per immergersi nei misteri dei manoscritti di Leonardo.
Il progetto offre anche nuovi modi per interagire con i codici, grazie alla Google AI Image generation Research. L’Experiment “Da Vinci Stickies” permette, infatti, agli utenti di unire i disegni di Leonardo dando vita a nuove creazioni.
“Leonardo da Vinci – commenta Amit Sood, Founder and Director di Google Arts & Culture – pioniere dell’arte, della scienza e dell’innovazione, ha ampliato enormemente gli orizzonti della nostra conoscenza. La sua eredità è ancora oggi di grande ispirazione per numerose professioni e discipline. Grazie ai nostri 28 partner internazionali, su Google Arts & Culture diventano accessibili oggi storie curate da esperti ed esperienze di visualizzazione interattiva alla scoperta di una delle più grandi menti della storia”.

Il patrimonio leonardesco della Biblioteca Reale di Torino
La Biblioteca Reale, diretta da Giuseppina Mussari, conserva un ricco patrimonio di Leonardo: un corpus di ben tredici disegni autografi, databili tra il 1480 e il 1515.
Si tratta di un insieme che costituisce una sintesi dei vasti interessi del grande genio per la natura, l’anatomia, la rappresentazione dei sentimenti, l’ingegneria, le macchine da guerra, dalla giovinezza alla piena maturità.
I fogli tracciano quindi un racconto per immagini del percorso artistico e personale dell’artista.
A questi fogli si aggiunge poi il Codice sul volo degli uccelli donato da Teodoro Sabachnikoff al re Umberto I nel 1893.
Il piccolo quaderno, scritto da Leonardo tra il 1505 e il 1506, oltre a indagare il tema del volo degli uccelli, contiene le sue riflessioni sulla macchina per il volo, su problemi di meccanica, di idraulica, di architettura, di anatomia, di disegno di figura.
Ad arricchire il nucleo leonardesco, sono presenti in collezione numerosi fogli di artisti a lui vicino, dal maestro fiorentino Andrea del Verrocchio, dalla cui bottega sono emersi talenti del calibro di Sandro Botticelli, Lorenzo di Credi e Pietro Perugino, agli allievi Francesco Melzi, Giovanni Antonio Boltraffio, Bernardino Luini e Cesare da Sesto.