VENEZIA – Il Padiglione del Perù della Biennale d’Arte di Venezia 2024, vede protagonista l’artista Roberto Huarcaya con la sua installazione Tracce Cosmiche, a cura di Alejandro León Cannock che si è avvalso delle intuizioni curatoriali di Joan Fontcuberta, Andrea Jösch e Amanda Antunes.
Un incontro con la forza della natura
Al centro dell’esposizione, un fotogramma monumentale di 30 metri, frutto di un processo creativo concepito dall’artista che si è avventurato nel cuore della foresta amazzonica, nel Parco Nazionale Bahuaja Sonene, per catturare la traccia dei fulmini su carta fotosensibile, durante un temporale notturno. Un gesto poetico che fissa l’energia primordiale della natura in un’immagine di straordinaria bellezza.
Un viaggio multisensoriale
Tuttavia, l’opera di Huarcaya non si esaurisce alla pura immagine. Accanto al fotogramma, infatti, una scultura di una canoa realizzata dall’artista Antonio Pareja e una composizione sonora per pianoforte di Mariano Zuzunaga completano l’installazione, creando un’esperienza multisensoriale che coinvolge il visitatore a 360 gradi. Suoni, immagini e oggetti si intrecciano per evocare l’atmosfera mistica e selvaggia della foresta amazzonica.
“Concepita appositamente per la Biennale di Venezia 2024“, – scrive Alejandro León Cannock – Roberto Huarcaya “colloca gli spettatori in uno spazio/tempo esperienziale indeterminato, sfidando le loro abitudini di attenzione (percettiva, emotiva e cognitiva), abituate per consuetudine agli imperativi del sistema neoliberale. Più che una proposta artistica rappresentativa, è performativa: la sua presenza crea un evento immersivo e transitivo. Trasforma lo spazio in un rifugio rituale che invitando gli spettatori suscita la consapevolezza, accende l’immaginazione e incoraggia la riflessione”.
Tracce Cosmiche è un potente invito a riflettere sul nostro rapporto con la natura. In un’epoca di cambiamenti climatici e minacce ambientali, l’installazione di Huarcaya ci ricorda l’importanza di preservare la bellezza e la fragilità del nostro pianeta.
“L’arte – sottolinea ancora il curatore – può aiutarci a rivitalizzare le nostre relazioni con la natura, poiché il fine essenziale dell’opera artistica è quello di ‘creare esperienze sensoriali’. La funzione critica (politica) della creazione (arte) non è altro che questa (ri)distribuzione del sensibile”.
PADIGLIONE DEL PERÙ alla Biennale Arte 2024
Sede: Arsenale, Sala D’Armi TRACCE COSMICHE
Artista: Roberto Huarcaya (1959 | Lima, Peru)
Curatore: Alejandro León Cannock (1980 | Lima, Peru) Consulenti curatoriali: Joan Fontcuberta(1955|Barcelona, Spain), AndreaJöschKrotki (1973| Santiago, Chile), Amanda Antunes (1986| Sao Paulo, Brazil) (1953 | Lima, Peru) (1953 | Lima, Peru)