Il progetto di ricostruzione prevede l’avvio dei lavori sul restauro della Cattedrale della Trasfigurazione per poi passare agli oltre cinquanta edifici di alto valore architettonico che sono stati danneggiati dai bombardamenti
MILANO – Il Presidente di Triennale Milano Stefano Boeri e il Presidente del Maxxi Alessandro Giuli si sono recati in visita a Odessa, insieme all’Inviato Speciale del Ministro Tajani per la ricostruzione Davide La Cecilia, la Direttrice dell’Unesco per l’Ucraina, la Prof. Chiara Dezzi Bardeschi e il Segretario generale del MAXXI Francesco Spano, oltre all’Ambasciatore Pier Francesco Zazo.
La visita si colloca nel contesto dell’iniziativa di Triennale e del MAXXI, sostenuta da Presidenza del Consiglio, MAECI e Ministero della Cultura, per realizzare un Laboratorio sulla Ricostruzione dell’Ucraina.
Lo scopo del progetto
Il progetto si propone di coinvolgere istituzioni culturali italiane e internazionali, studi di architettura e ingegneria, aziende e enti economici, focalizzandosi sulla rigenerazione urbanistica e architettonica delle città e del patrimonio culturale ucraino, dando vita a un centro europeo per la ricostruzione, con particolare attenzione alle infrastrutture sociali come scuole e istituzioni culturali.
Il 31 ottobre 2023, MAXXI e Triennale a Milano, in collaborazione con Palazzo Chigi, MAECI e Ministero della Cultura, lanceranno il progetto del Laboratorio, con la partecipazione del governo ucraino e dei soggetti culturali ed economici interessati.
Questa iniziativa prepara il terreno per l’assunzione da parte dell’Italia del patronato per la ricostruzione della Città di Odessa, il cui Centro storico è stato di recente inserito nella Lista del Patrimonio mondiale dell’UNESCO.
Numerose le ragioni che favoriscono questa scelta, che va dal forte legame storico di Odessa con l’Italia fin dalla sua fondazione, alla presenza consolidata di una comunità italiana numerosa e influente, ai gemellaggi attivi con Genova e Venezia, alla rilevanza delle infrastrutture portuali che ne fanno un punto di transito cruciale per gli scambi commerciali, compresi quelli che tutelano la sicurezza alimentare globale, su cui l’Italia si è impegnata in prima persona, all’importante entroterra agricolo della regione che costituisce una area promettente per lo sviluppo di collaborazioni economiche, fino all’evidente legame con la candidatura di Roma ad Expo 2030.
Il sostegno alla ricostruzione dell’Ucraina sarà una delle priorità della nostra Presidenza G7 per l’anno successivo, incluso l’organizzare la Ukraine Recovery Conference nel 2025, con l’obiettivo di gettare le basi per un’Ucraina prospera ed indipendente all’interno della famiglia europea.
Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano, ha dichiarato: “Odessa un primo importante e pragmatico passo per dare vita a un patronato italiano sul futuro di questa straordinaria città che ingloba in sé le culture e le religioni del mondo (cittadini di 133 nazioni e di tutte le fedi). Il primo passo, dopo il sopralluogo e un primo summit con il Sindaco e i tecnici locali e dell’UNESCO, sarà la costituzione di un laboratorio italo/ucraino che si occuperà – sotto il coordinamento della Triennale e del Maxxi – della ricostruzione della Cattedrale ortodossa di Odessa. Il 31 ottobre a Milano, presso Triennale, si terrà un primo forum sulla ricostruzione e rigenerazione di Odessa”.
Alessandro Giuli, Presidente del Maxxi, ha affermato: “Tutti i soggetti culturali italiani si sono mossi sin dall’inizio della guerra in Ucraina convintamente ma in ordine sparso. Ora si tratta di centralizzare il lavoro, creare sinergie e realizzare un progetto di sistema, mettendo a fattor comune l’esperienza di ciascun ente culturale. Come Maxxi, attraverso la regia del ministero della Cultura, vogliamo metterci a disposizione di quella che tutti consideriamo la capitale del mondo libero, europeo e occidentale, questo rappresenta Odessa ai nostri occhi. Maxxi e Triennale sono un’avanguardia che prende le misure delle ferite inferte alla città dall’invasione russa e da questa operazione nascerà un laboratorio a più ampio raggio che coinvolgerà tutte le istituzioni italiane per un progetto comune che deve vedere nell’Italia il partner e il capofila per tutta questa zona”.