FIRENZE – Tornabuoni Arte presenta Pittura e poesia. Ungaretti e l’arte del vedere, una mostra curata dalla saggista e critica letteraria Alexandra Zingone. L’esposizione, ospitata nella sede di Firenze della galleria, rende omaggio al poeta Giuseppe Ungaretti, esplorando la convergenza tra la sua poesia e le arti visive attraverso una selezione di opere di artisti che il poeta ha conosciuto, frequentato e sui quali ha scritto.
Gli artisti in mostra
La mostra presenta una panoramica dell’arte italiana ed europea tra gli anni Dieci e Settanta del Novecento, arricchito da materiali d’archivio, scritti, corrispondenze e poesie del poeta.
Tra gli artisti presenti vi sono Giacomo Balla, Ardengo Soffici, Carlo Carrà, Gino Severini, Amedeo Modigliani, Giorgio de Chirico, Pablo Picasso, Enrico Prampolini, Ottone Rosai, Jean Fautrier, Franco Gentilini, Giuseppe Capogrossi, Alberto Burri e Piero Dorazio. In particolare, saranno esposte per la prima volta due opere inedite di Piero Dorazio dedicate a Ungaretti.

Come sottolinea Alexandra Zingone “C’è l’impronta dichiarata di Ungaretti nel linguaggio visivo di Dorazio”. In una Lettera a Bruna, del 1968, Ungaretti scrive di Dorazio “È il pittore più puro d’oggi. Nessuno sa scomporre in infiniti modi la luce nei suoi mille colori perché ridiventi più ai nostri occhi luce, ricomponendosi; ridiventi il miracolo maggiore cioè dell’universo”.
L’influenza delle Avanguardie
Ungaretti approdò a Parigi nel 1912, durante un periodo di grande effervescenza artistica e culturale. Gli incontri con le avanguardie internazionali influenzarono profondamente la sua visione artistica, considerando la pittura come una diversa espressione della poesia. Questo rapporto speciale con l’arte visiva è testimoniato dalle sue parole: “chiamo poeta qualsiasi artista”.
L’esposizione presenta opere significative come Tasse et paquet de tabac (1922) di Picasso, Giovane seduta (1905) di Modigliani e Piazza d’Italia (1955) di De Chirico. Anche le opere di Jean Fautrier e gli artisti italiani come Carlo Carrà e Ottone Rosai sono parte del percorso espositivo, dalle quali si coglie quella “intensità nel vedere” che distingue i caratteri dell’arte moderna e che Ungaretti non smetterà mai di perlustrare nelle investigazioni sulle arti figurative, in linea con la sua poetica.
La mostra è accompagnata da un catalogo pubblicato da Forma Edizioni e da una plaquette con un saggio di Alexandra Zingone, intitolato “Modello e fonte di molti orizzonti. Dorazio per Ungaretti”.

Vademecum
Pittura e poesia. Ungaretti e l’arte del vedere
Tornabuoni Arte, Lungarno Benvenuto Cellini 3, Firenze
Orari
Dal lunedì al venerdì, 9.00-13.00 / 15.00-19.00; ingresso libero
Info: Tel. +39 055 6812697 | Email: info@tornabuoniarte.it | Sito Web