FIRENZE – In occasione dei Vespa World Days, l’annuale raduno internazionale dei Vespa Club, in programma a Pontedera dal 18 al 21 aprile, quattro Vespa Primavera sono state trasformate in opere d’arte monumentali, rendendo omaggio a uno dei simboli del Made in Italy.
Le quattro sculture, alte 4,5 metri e realizzate in Polimex, un materiale innovativo e resistente nato proprio a Pontedera, sono state collocate in diversi punti della città toscana, come opere d’arte pubblica all’interno del più ampio progetto espositivo VespArt 2024, sotto la direzione artistica di Alberto Bartalini.
I quattro artisti e le loro opere
Paolo Amico: “La cara amica” è un viaggio attraverso ricordi e suggestioni evocati dalla Vespa, tra luci, neon e colori. L’artista, noto per l’utilizzo di penne biro colorate, ha creato un’opera iperrealista che celebra il legame emotivo tra le generazioni e la Vespa.
Nico Lopez Bruchi: “Terra” raffigura un paesaggio lillipuziano dove la Vespa, protetta da coperte isotermiche dorate, rappresenta un approdo immaginario per migranti che sognano un futuro lavorando in Piaggio. L’opera, ricca di simbolismo, riflette la capacità della Vespa di superare confini e rappresentare speranza.
Skim: “Vespa Pop” è un’esplosione di colori e forme che omaggia il ruolo della Vespa come icona pop globale. L’artista, fedele al suo motto “in color we trust”, mescola simboli e oggetti diventati celebri negli ultimi 78 anni, sottolineando il legame tra la Vespa e il Made in Italy.
David Pompili: “Vacanze romane” è un tributo al design e alla Pop Art, ispirato al film omonimo e all’eleganza di Audrey Hepburn. L’artista, noto per il riutilizzo di materiali, ha creato un’opera nostalgica che celebra la Vespa come simbolo di libertà e spensieratezza.
L’impegno di Superevo
Superevo, l’azienda produttrice del Polimex, ha contribuito al progetto rendendo possibile la realizzazione di queste opere d’arte monumentali. Fabio Salvadori, ingegnere nucleare e inventore del Polimex, ha spiegato: “Abbiamo scelto di contribuire a questa celebrazione di un mito italiano prestando all’arte la nostra tecnologia, fino ad oggi riservata al mondo dell’arredamento e ai più grandi designers, dando così vita con la Città di Pontedera a nuove opere pubbliche permanenti non solo in omaggio alla Vespa in sé e al suo ruolo nella cultura italiana, ma anche a ciò che ha rappresentato per il tessuto socio-economico di Pontedera, diventata nel tempo luogo di sperimentazione e di impresa visionaria”.