VERONA – Sono state finalmente recuperate le 17 opere trafugate nel novembre scorso dal Museo di Castelvecchio a Verona. Nei giorni scorsi le indagini si erano spostate nell’est dell’Europa e infatti i dipinti sono stati ritrovati nella regione di Odessa (Ucraina), chiusi in sacchi di plastica e nascosti tra folti cespugli, pronti per essere venduti in Russia e Ucraina, come riportato dall’agenzia Tass.
Il recupero, effettuato grazie a un lavoro di sinergia tra Comando tutela patrimonio culturale dei Carabinieri, Sco (servizio centrale operativo), Polizia di Stato, Procura scaligera e Polizia locale, è avvenuto il 6 maggio, ma la notizia è stata diffusa solo l’11 maggio. Stando alle notizie finora note, sono stati effettuati anche altri arresti che vanno ad aggiungersi ai 13 provvedimenti dello scorso marzo.
Il valore stimato delle opere rinvenute, di cui è stata confermata l’autenticità e che comprendono anche dipinti di Pisanello, Tintoretto, Rubens, si aggira attorno ai 20 milioni di euro.
Il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, appena appresa la notizia, ha commentato: “È un grande giorno, ora presto le opere torneranno al Museo di Castelvecchio a Verona. Si chiude così la vicenda di questo furto, prima con gli arresti dei colpevoli da parte del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e ora il recupero delle opere in Ucraina. Ancora un ringraziamento ai Carabinieri e alla Polizia di Stato, che con tenacia e professionalità hanno operato costantemente senza mai lasciare il territorio ucraino dall’inizio delle indagini, e alle autorità ucraine per la preziosa azione prestata per questo importante recupero”.
Anche il Sindaco, Flavio Tosi, ha potuto tirare un sospiro di sollievo come pure il governatore, Luca Zaia, che ha prontamente ringraziato Polizia e Carabinieri per l’ottimo lavoro svolto.
Plauso anche da parte del ministro dell’Interno Angelino Alfano che ha sottolineato l’importanza dell’eccellente risultato e in particolare la dedizione e l’alta professionalità dimostrata dalle forze dell’ordine. Il ministro ha quindi aggiunto: “Faremo di tutto perché le opere d’arte tornino presto nel loro luogo di origine”. Attualmente sono infatti in corso le trattative tra la Procura italiana e quella ucraina per riportare quanto prima le opere a Verona.