TREVISO – Durante il lavoro di restauro dell’Autoritratto come scultore di Antonio Canova, grazie a una radiografia, è emersa sotto la tela originale una seconda opera. Il dipinto sottostante raffigura due volti, un’anziano e un giovane. Le domande che sono emerse è se Canova abbia utilizzato una vecchia tela per la sua autoraffigurazione, cosa peraltro abituale, e se sia stato lui stesso l’autore dei volti poi coperti. Si tratta di domande alle quali solo indagini più approfondite potranno dare una riposta.
L’avvio del restauro, reso possibile grazie al mecenatismo della Home Cucine di Cison di Valmarino, ha portato dapprima alla rimozione della cornice che ha svelato la presenza, sulla parte sinistra, di porzioni di pittura incompatibili con il dipinto noto. Valutata con la Soprintendenza l’opportunità di procedere con degli approfondimenti, il Museo Canova ha quiindi effettuato delle radiografie che hanno appunto rivelato il dipinto sottostante. A prima vista, infatti, la superficie pittorica dell’Autoritratto sembrava uniforme. Spiega una nota: “L’osservazione della fluorescenza ultravioletta con lampada di Wood invece è stata indispensabile per identificare ridipinture e velature – estranee all’opera dipinta dal Canova, ma soprammesse da passati interventi di restauro”.
“Questo ritrovamento – ha sottolineato la direttrice del Museo, Moira Mascotto – può rappresentare un ulteriore passo in avanti per la conoscenza di Canova pittore, già arricchita negli ultimi anni da alcuni importanti ritrovamenti”.
Nell’Autoritratto Canova pone molta attenzione alla sua caratterizzazione fisiognomica e all’introspezione psicologica. L’artista emerge da uno sfondo molto scuro. Si presenta elegantemente vestito, con un’incipiente calvizie, la fronte spaziosa e un naso importante. Ciò che attira in particolare è tuttavia il suo sguardo, caratterizzato da occhi vivaci e intelligenti che sembrano seguire l’osservante. L’artista tiene tra le mani mazzuolo e scalpello, mentre altri strumenti di lavoro sono posti alla sua sinistra. Sotto a destra si legge “Anto Canova Sc. si dipinse 24 luglio 1799”, mentre sulla sinistra è rappresentata una testa ideale, un soggetto che verrà scolpito dall’artista qualche anno dopo.