BOLOGNA – Venerdì 14 maggio 2021 sarà conferita una Laurea ad Honorem a Mimmo Paladino dall’Università Alma Mater di Bologna.
Paladino, 72 anni, tra gli artisti visivi italiani più noti al mondo, riceverà la Laurea in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo – Dams, perché – come spiega una nota – “nella sua cinquantennale carriera, ha privilegiato l’utilizzo di tecniche artistiche tradizionali come disegno, pittura, scultura, mosaico e incisione, ma ha spesso sperimentato con la loro convergenza o contaminandole con altre forme espressive quali il teatro, la musica e il cinema”. “È l’universalità dell’iconografia di Paladino, – si legge ancora – la sua sofisticata epica anti-eroica e l’attitudine transdisciplinare che il Dipartimento delle Arti intende celebrare come modello eccelso della cultura artistica contemporanea e incarnazione di qualità intellettuali tipiche del nostro paese”.
Alla laurea seguirà, sempre al Teatro Comunale, la proiezione del suo film dedicato al capolavoro di Cervantes, “Quijote”, con Peppe Servillo nel ruolo del ”cavaliere errante” e Lucio Dalla nelle vesti dello scudiero Sancho Panza, oltre che autore della colonna sonora.
Sarà inoltre inaugurata in Salaborsa (Piazza Nettuno), sabato 8 maggio, una mostra dedicata a Paladino (aperta fino al 6 giugno) con oltre duecento disegni dell’artista ispirati alla grande letteratura universale, tra cui Cervantes, Collodi, Dante, Omero, Lévi-Strauss e Manzoni. Paladino, infatti, nutre da tempo uno speciale rapporto con la poesia e con la letteratura antica e moderna.
Mimmo Paladino ha inoltre realizzato scenografie per opere teatrali di registi come Mario Martone. Al 1999 risale I Dormienti, presso la Roundhouse di Londra, installazione di sculture raffiguranti uomini in posizione fetale immerse in un ambiente sonoro realizzato da Brian Eno.
Attivo dalla fine degli anni Sessanta, è negli anni Ottanta che Paladino diventa una figura di primo piano nel panorama internazionale dell’arte contemporanea, in associazione a quel movimento artistico che il critico e curatore Achille Bonito Oliva ha definito Transavanguardia, peculiare versione italiana della corrente internazionale nota come Neo-Espressionismo.
La generazione di cui Paladino fa parte si trova a fare i conti con un’epoca radicalmente nuova, contraddistinta dall’avvento del neoliberismo, dall’ormai consolidata influenza dei media di massa, dal crescente processo di globalizzazione e dalla diffusione dei personal computer.
Mentre alcuni artisti rispondono a questa nuova fase usando il linguaggio e le modalità espressive dei media contemporanei – Paladino vi reagisce con un ritorno a un’umanità essenziale, a tratti primordiale. Il suo immaginario è caratterizzato da figure umane che potremmo definire primarie: astoriche, asessuate, anaffettive, dall’etnia indefinibile, raffigurate in pose rigide, immobili, solitamente frontali.
Aleggia attorno all’universo primordiale e magico di Paladino – popolato da uomini senza volto, figure antropomorfe ed equestri – un’aura enigmatica che nelle installazioni pubbliche riesce addirittura a contaminare lo spazio urbano.
Il conferimento della Laurea ad Honorem a Paladino si inserisce anche nell’ambito di Dams50, il cartellone promosso dal Dipartimento delle Arti per festeggiare i 50 anni del Dipartimento di Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo dell’Alma Mater, realizzato con il supporto dell’Università, della Regione Emilia-Romagna e del Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, in collaborazione con il Comune di Bologna.