VERONA – Ha preso avvio al Museo di Castelvecchio di Verona il restauro, aperto al pubblico, di due dipinti del pittore napoletano Luca Giordano. Si tratta di ”Diana ed Endimione” e “Bacco e Arianna”, due opere eseguite per Palazzo Archinto a Milano tra il 1675 e il 1680. Dopo l’intervento di restauro le tele saranno ospitate al Museo Petit Palais nella grande mostra “Luca Giordano (1634-1705). Il trionfo della pittura napoletana”, che si svolgerà dal 14 novembre 2019 al 27 febbraio 2020.
Le due opere fanno parte della tipologia di dipinti da stanza, generalmente realizzati in coppia e caratterizzati da una vena narrativa felice ed ispirata alle favole mitologiche.
“Diana ed Endimione” rappresenta infatti una rivisitazione del mito tramandatoci da Ovidio e Pausania: una notte Diana, imbattutasi nel pastore Endimione che stava dormendo sotto un albero, se ne innamorò follemente e pregò il padre Zeus di mantenerlo eternamente in quello stato, donandogli così sonno e giovinezza eterni. Luca Giordano dipinge il momento in cui la dea scorge il giovane assopito, mentre un puttino porta l’indice sulle labbra per esortare al silenzio.
“Bacco e Arianna” si ispira invece al mito in cui il giovane dio Bacco (il greco Dioniso) si innamora della bellissima Arianna, abbandonata dormiente da Teseo, che l’aveva sedotta per vincere il minotauro (la celebre storia del filo d’Arianna).
Il restauro è realizzato da un team coordinato da Stefania Stevanato. L’intervento è finalizzato alla restituzione di una completa leggibilità delle due opere, andando a rimediare in particolare ad alcune piccolissime abrasioni, soprattutto negli incarnati. Saranno inoltre riviste alcune integrazioni pittoriche alterate, risalenti a precedenti e vecchi interventi di restauro. La parte più delicata delle operazioni riguarderà le integrazioni pittoriche delle lacune, da realizzare con colori ad acquerello e con colori a vernice specifici per il restauro.