CUNEO – Nei suggestivi spazi del Complesso monumentale di San Francesco a Cuneo, restituito alla città nel 2011 dopo un restauro finanziato dalla Fondazione CRC, apre dal 27 maggio la mostra Io non amo la natura – Pop Art Italiana dalle collezioni della GAM-Torino a cura di Riccardo Passoni, vicedirettore della GAM di Torino.
Spiega il curatore: “Tutte le opere esposte provengono dalla GAM ed è importante sottolineare come la maggior parte di esse abbia trovato posto nelle nostre collezioni già da molto tempo. Questo è stato possibile soprattutto grazie all’arrivo nel museo, alla metà degli anni Sessanta, della collezione del Museo Sperimentale di Arte Contemporanea fondato nel 1963 da Eugenio Battisti presso l’Istituto di Storia dell’Arte dell’Università di Genova. Rileggere quella importante collezione da questo nuovo angolo visuale, ha costituito per noi una vera sorpresa, proprio per la ricchezza di opere sul tema Pop e dintorni”.
La mostra, attraverso un nucleo di circa 50 opere tra dipinti, sculture e video, propone una riflessione sulla vicenda storica della Pop Art in Italia, ricostruendo l’ampio ventaglio delle proposte italiane maturate nei primi anni Sessanta. In quegli anni numerose furono le corrispondenze tra il progressivo ma rapido affermarsi della Pop Art americana e la scena italiana, in particolare nelle città di Roma e Torino, così come la circolazione degli artisti e delle loro proposte linguistiche.
Il percorso espositivo illustra le differenti declinazioni di stile degli artisti, tra cui Mario Schifano, Franco Angeli, Tano Festa, Giosetta Fioroni, Sergio Lombardo, Fabio Mauri, Mario Ceroli, attivi sulla scena romana, accanto a personaggi come Jannis Kounellis e Pino Pascali. Per quanto concerne il versante torinese la mostra propone le opere di Ugo Nespolo, Aldo Mondino, Michelangelo Pistoletto, Piero Gilardi, Antonio Carena. Sono inoltre presentate anche importanti esiti collaterali, non dichiaratamente Pop ma contestualizzabili in quella temperie di sviluppo e ricerca, come le ricerche pioneristiche di Mimmo Rotella e Enrico Baj.
A corredo della mostra, visitabile fino al 22 ottobre, un catalogo di Silvana editoriale.