ROMA – Il 26 dicembre, a 105 anni dalla nascita di Renato Guttuso, riapre il Museo di Bagheria a lui dedicato. Chiusa per un anno e mezzo per lavori di ristrutturazione Villa Cattolica, sede del Museo, si appresta quindi a celebrare l’evento alla presenza di autorità politiche, civili, religiose e militari. A partire dalle 19 il Museo si aprirà al pubblico che potrà effettuare una visita del complesso monumentale. La serata si concluderà alle 21.30 con i fuochi d’artificio.
Patrizio Cinque, sindaco della città ha sottolineato: “Una sfida importantissima per tutta la città di Bagheria. Il Museo Guttuso è l’oracolo della cultura bagherese, da cui deve partire la rinascita culturale della città”. Mentre l’assessore alla Cultura, Romina Aiello ha spiegato: “Abbiamo lavorato duramente per restituire, al complesso monumentale di Villa Cattolica e a Bagheria tutta, il prestigio che meritano. Questo non è un punto di arrivo, semmai è il punto di partenza verso una nuova vita del Museo Guttuso”.
L’edificio, costruito nel 1736 e di proprietà del Comune di Bagheria dal 1988, ospita nei giardini la tomba con le spoglie del pittore, realizzata da Giacomo Manzù, e ben 1.500 opere tra dipinti, disegni e sculture non solo di Renato Guttuso, ma anche di altri protagonisti del panorama artistico del XX secolo. E poi le altre sezioni, come quella sul cartellonismo cinematografico, sulla pittura di carretto, sulla fotografia. Un percorso museale arricchito ulteriormente dalle donazioni di altri artisti o da acquisizioni.
Dopo i lavori di ristrutturazione il Museo si presenta in una veste molto più tecnologica e accessibile, con una nuova pavimentazione esterna, un nuovo impianto di illuminazione, un ascensore, delle postazioni touch screen e un sistema di rilevazione delle polveri e delle temperature all’interno delle stanze. Fabio Carapezza Guttuso, figlio adottivo del pittore nonché presidente degli Archivi Guttuso e membro del comitato direttivo e l’ex direttrice Dora Favatella Lo Cascio si sono occupati del riallestimento dello spazio che è suddiviso in varie sezioni che precedono oltre a quelle dei dipinti e delle sculture, come quella sul cartellonismo cinematografico, sulla pittura di carretto, sulla fotografia.