Per la prima volta il Tribunale Internazionale dell’Aja ha dato via ad un processo contro un militante islamico, Ahmad al-Faqi al-Mahdi, reo confesso di aver distrutto nove templi e la porta di una moschea a Timbuctù, durante la guerra che ha interessato il Mali nel 2012.
E’ il primo processo in cui la distruzione di opere d’arte verrà giudicata come un crimine di guerra e potrebbe portare anche ad una pena esemplare, 30 anni di carcere, per Ahmad al-Faqi al-Mahdi, appartenente al gruppo islamico Ansar Dine, una milizia estremista collegata ai popoli nomadi Tuareg e ad al-Qaeda.
Timbuctù è Patrimonio Mondiale dell’Umanità dal 1988, e la maggior parte dei templi che è andata distrutta appartiene all’età dell’Oro della regione, che corrisponde circa al XIV secolo.