ROMA – Si è scatenata in questi giorni una polemica attorno alla campagna lanciata dal Comune di Roma “Natale nei Musei” per la promozione dei Musei Civici durante le feste natalizie. Nella campagna si è scelto infatti di accompagnare una serie di immagini di opere d’arte, classici della pittura, con luoghi comuni e frasi ironiche, facenti rifermento appunto al Natale. Una promozione sicuramente divertente e d’impatto che però a qualcuno, tra cui diversi utenti del web, è apparsa un po’ come una sorta di ‘dejà vu’, a molti ha infatti ricordato la ormai celebre pagina Facebook creata da Stefano Guerrera, intitolata “Se i quadri potessero parlare”, al punto da parlare addirittura di plagio. La campagna si basa effettivamente sulla stessa idea.
Dal canto suo Guerrera, commentando la vicenda con un post su Facebook, afferma: ”Me l’hanno segnalato in tanti e io non sapevo sinceramente cosa dire, chi è a Roma sicuramente ha visto queste foto da qualche parte. Ho rilasciato un’intervista per Repubblica ma il succo è: Io non c’entro niente però ne sono lusingato e fiero ma almeno potevano mandarmi un messaggio ecco”.
A smorzare tuttavia il dibattito che imperversa, soprattutto sui social, è una nota di Zètema Progetto Cultura che specifica: “l’ufficio comunicazione utilizza da anni, nelle campagne per la promozione di iniziative ed eventi culturali nei Musei Civici di Roma, l’idea di accostare l’ironia alle opere d’arte”. “A titolo esemplificativo – continua ancora la nota – basti pensare al visual delle vecchie campagne di “Notte dei Musei”: nel 2009 c’era una statua comodamente seduta su una sedia che ammiccava ‘stasera ti aspetto fino a tardi’, nel 2010 una statua sdraiata con la scritta ‘ci sono appuntamenti a cui non puoi mancare’, nel 2011 la testa di una statua con parrucca e orecchini accompagnata dalla frase ‘di notte è tutta un’altra cosa’, nel 2012 una statua senza testa con la scritta ‘…da perderci la testa!’. Alla nota Zètema accompagna, a titolo esemplificativo, le campagne indicate, ancora presenti su internet.
Conclude infine la nota: “E’ quantomeno singolare paragonare fenomeni molto recenti nati sui social, in cui l’ironia legata all’opera d’arte è utilizzata al solo scopo di far ridere su una battuta (tra l’altro spesso gergale) al lavoro svolto già da numerosi anni dall’ufficio creativo di Zètema che, nella costruzione del messaggio pubblicitario, deve seguire un obiettivo di comunicazione cercando di sensibilizzare il pubblico su iniziative culturali specifiche nei musei, utilizzando, come nel caso della campagna “Natale nei musei” di quest’anno, l’aggiunta di elementi tematici (panettone, tombola e sciarpa)”.
Di seguito alcune immagini della campagna del Comune di Roma relative a “Natale nei Musei”, “Notte dei Musei” e alcune immagini della pagina “Se i quadri potessero parlare”
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