SIENA – Curata da Gabriele Maccianti e Marina Gennari, la mostra “Fotografi in Trincea” racconta, attraverso scatti dal grande impatto emotivo, la vita al fronte, tra momenti di grande drammaticità e attimi di attesa, che lasciano intravvedere spaccati più intimi e interiori. Si tratta di immagini lontane da qualunque retorica, che restituiscono frammenti di vita reale, trasmettendo la tragicità della morte e l’abbrutimento della trincea, ma anche il desiderio di ridonare un senso di umanità estrema seppur in un contesto cruento.
La mostra, prodotta nel 2106 per il Santa Maria della Scala, è frutto di un lungo lavoro di ricerca che ha portato alla luce un patrimonio di oltre 2500 fotografie cartoline, diari e lettere di soldati partiti dal territorio senese per recarsi al fronte.
Nel 2016 l’esposizione è stata salutata da un grande tributo di pubblico e critica in occasione del suo primo allestimento.
“Fotografi in Trincea” è la terza mostra prodotta dal Santa Maria della Scala ospitata da altri musei o spazi espositivi. Si è appena conclusa a Treviso “Ten Years and Eighty Seven Days” di Luisa Menazzi Moretti, dopo le tappe di Siena e Berlino, mentre è in corso presso The Glucksman a Cork in Irlanda “Josef and Anni Albers. Voyage in a blind experience” che ha debuttato a Siena in aprile e che da gennaio ad aprile 2019 sarà al Museo di Arte Contemporanea di Zagabria.