BOLOGNA – Per celebrare i 100 anni dalla nascita del grande storico dell’arte, Federico Zeri, si è tenuto un evento dal titolo ANNO ZERI, nel corso del quale è stata annunciata dal nipote ed erede dello studioso, Eugenio Malgeri Zeri, la donazione dell’Archivio personale del grande storico dell’arte alla Fondazione a lui intitolata dell’Università Alma Mater di Bologna.
L’Archivio costituisce una risorsa importante per la storia dell’arte italiana, ma sarà anche in grado di offrire un ampio spaccato del mondo della cultura dal dopoguerra fino agli anni Novanta del Novecento.
L’Archivio
L’Archivio di Zeri comprende migliaia di lettere inviate allo studioso dagli anni Quaranta al 1998, anno della sua morte.
Tra i corrispondenti più noti: Frederick Antal, Alberto Arbasino, Francesco Arcangeli, Bernard Berenson, Carlo Bertelli, Alessandro Contini Bonacossi, Vittore Branca, Giuliano Briganti, Maurizio Calvesi, Enzo Carli, Raffaello Causa, Pico Cellini, Vittorio Cini, Angelo Costa, Paola Della Pergola, Maurizio Fagiolo, Everett Fahy, Giuseppe Fiocco, Carlo Fruttero, Alvar Gonzàles-Palacios, Mina Gregori, Hugh Honour, Michel Laclotte, Amedeo Lia, Roberto Longhi, Franco Lucentini, Denis Mahon, Mario Modestini, Francesco Molinari Pradelli, Benedict Nicolson, Richard Offner, Elvina Pallavicini, Carlo Pietrangeli, John Pope-Hennessy, Mario Praz, Teresa Pugliatti, Olga Raggio, Pierre Rosenberg, Pasquale Rotondi, Franco Russoli, Alberto Saibene, Mario Salmi, Evelin Sandberg Vavalà, Mario Scaglia, Salvatore Settis, Rodolfo Siviero, Nicola Spinosa, Pietro Toesca, Bruno Toscano, Luisa Vertova, Carlo Volpe, Paolo Volponi, Fernanda Wittgens, Rudolf Wittkower, Pietro Zampetti.
Un archivio dunque di grande valore, attualmente in corso di riordino, che si riunirà alla preziosa fototeca e alla biblioteca d’arte, donate da Zeri all’Università di Bologna nel 1998. L’Archivio verrà consegnato anche in formato digitale, con i documenti integralmente scansionati secondo parametri concordati con i tecnici della Fondazione Zeri.
L’archivio fotografico si è arricchito, negli anni, con donazioni illustri fino a divenire un vero e proprio repository di riferimento in Italia per gli archivi di storici dell’arte: ultima in ordine di arrivo la fototeca di Anna Ottani Cavina (primo direttore e presidente onorario della Fondazione Zeri) di cui presto partirà la catalogazione, ed è in arrivo da Roma quella dello studioso Alvar Gonzales-Pàlacios. Dalle 290.00 fotografie del lascito Zeri oggi il patrimonio della Fondazione è arrivato a 435.000 fotografie.
Bandito dalla Fondazione un Assegno di ricerca di un anno
Per onorare questa importante donazione, in occasione del Centenario della nascita, viene inoltre bandito dalla Fondazione Federico Zeri un Assegno di ricerca di un anno, a cui contribuisce anche l’Accademia Carrara di Bergamo, per supportare una ricerca volta a indagare la figura di Federico Zeri e il suo lavoro di studioso. Particolare attenzione sarà dedicata alla costituzione della sua straordinaria fototeca d’arte, agli anni della formazione, alle frequentazioni con Roberto Longhi e Bernard Berenson, all’esperienza nell’Amministrazione delle Belle Arti. Verranno approfonditi i rapporti dello studioso con musei e grandi collezionisti, in Italia e negli Stati Uniti, da cui sono scaturiti fondamentali cataloghi.
Nasce l’Associazione Amici di Federico Zeri
E’ stata annunciata, nel corso dell’evento, la nascita dell’Associazione Amici di Federico Zeri che collaborerà con la Fondazione allo sviluppo e al sostegno di nuovi progetti, mentre il direttore della Fondazione Andrea Bacchi ha presentato il programma delle iniziative promosse dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Centenario della nascita di Federico Zeri a cui partecipano l’Accademia Carrara, il Museo Poldi Pezzoli e i Musei Vaticani, tre prestigiose istituzioni museali legate al nome di Zeri.
Il primo carteggio inedito tra Federico Zeri e Roberto Longhi
Uscirà a breve anche il primo carteggio inedito: Federico Zeri-Roberto Longhi. Lettere (1946-1965), a cura di Mauro Natale, SilvanaEditoriale.
La raccolta consente di scoprire la storia avvincente delle relazioni tra i due maggiori storici dell’arte italiani del XX secolo, ripercorrendola dagli inizi: dalle testimonianze entusiaste e incontenibili del giovane Zeri nei confronti del maturo maestro, alla scoperta da parte di Longhi del prodigioso ingegno dell’esordiente storico dell’arte, a cui dedica una insospettata e affettuosa disponibilità. Il tono delle lettere, superata l’iniziale diffidenza, diventa nel tempo sempre più confidenziale tanto che il carteggio costituisce, negli anni in cui lo scambio è più intenso (1946-1955), una sorta di diario in cui sono registrate difficoltà e delusioni personali, scoperte ed esperienze esaltanti, battaglie perdute e i primi successi.
La donazione di 10 paraste in marmo scolpito del XVI secolo all’Accademia Carrara di Bergamo
Contestualmente alla donazione dell’Archivio, il nipote Eugenio Malgeri Zeri e l’Università di Bologna hanno destinato all’Accademia Carrara di Bergamo 10 paraste in marmo scolpito del XVI secolo che ornavano la biblioteca della Villa di Mentana, proprietà dell’Ateneo bolognese. Una scelta che conferma il legame tra Federico Zeri e la prestigiosa istituzione bergamasca a cui lo studioso, nel 1998, aveva donato 46 sculture di età moderna della sua collezione.