La galleria Centro d’arte Raffaello di via Emanuele Notarbartolo 9/E a Palermo accoglie Angelo Accardi, artista noto per un linguaggio pop surrealista dalla forte identità visiva e per una ricerca che intreccia ironia, citazionismo colto e riflessione critica sul presente.
Il percorso di Accardi è segnato da mostre personali, importanti partecipazioni espositive in Italia e all’estero e dalla presenza delle sue opere in prestigiose collezioni pubbliche e private. La galleria palermitana espone tre rare serigrafie polimateriche appartenenti alla celebre serie Misplaced, tra i cicli più iconici e ricercati dell’artista. Le opere, realizzate su cartoncino e prodotte in edizioni limitate di cinquanta esemplari ciascuna, sono contraddistinte da numerazione romana e rappresentano una sintesi esemplare della poetica di Accardi.

La presentazione delle opere è avvenuta in anteprima nei giorni scorsi a Palermo, negli spazi di Quattroventi Comfort Food, alla presenza del critico d’arte Tanino Bonifacio, che ha arricchito l’incontro con un approfondimento critico sul lavoro dell’artista. «Accolgo con entusiasmo l’ingresso in galleria di Angelo Accardi, nome di punta della scena contemporanea e interprete di un linguaggio unico», ha dichiarato il direttore artistico Sabrina Di Gesaro. «L’acquisizione rappresenta un’esclusiva di rilievo per la galleria, che continua a distinguersi per uno sguardo attento al panorama artistico internazionale e per una selezione di opere rare, di grande interesse per gli intenditori».
Le tre serigrafie appartengono al ciclo più emblematico di Accardi, dove lo sguardo sul contemporaneo si intreccia alla cultura visuale e all’immaginario pop. Ne emerge un dialogo stratificato e pungente, costruito attraverso collage, sovrapposizioni pittoriche e scritture gestuali che indagano il ruolo dell’immagine nella società attuale, tra continui rimandi culturali e contraddizioni visive. In “Misplaced 2014”, la prima opera esposta, l’artista affronta il tema dell’indifferenza. Gli iconici struzzi di Accardi si stagliano davanti a una celebre opera murale di Keith Haring, dominata dalla frase “Ignorance = Fear, Silence = Death”. Il potente messaggio sociale dell’artista americano trova un’eco ironica nella presenza degli animali che, simbolicamente, scelgono di “non vedere”, invitando lo spettatore a interrogarsi su ciò che preferisce ignorare nel presente collettivo.

Con “Misplaced 2017”, gli struzzi attraversano la Fifth Avenue di New York, generando un cortocircuito visivo tra l’immaginario urbano globale e l’elemento surreale. Il risultato è una tensione ironica tra icone riconoscibili e narrazione personale, cifra distintiva del linguaggio di Accardi. In “Misplaced 2018”, infine, l’artista conduce l’osservatore all’interno di un elegante ambiente borghese, dove gli struzzi si muovono tra capolavori di Gustav Klimt, Diego Velázquez e Caravaggio, con il suo San Girolamo che scrive. Qui il dialogo tra passato e presente si fa ancora più raffinato: il tono grottesco degli animali destabilizza l’armonia museale, ricordando come l’arte, pur sacralizzata, resti un territorio vivo e in continua trasformazione.
Le tre opere di Angelo Accardi sono esposte in permanenza presso la sede palermitana del Centro d’arte Raffaello e sono disponibili anche online sul sito ufficiale della galleria www.raffaellogalleria.com.








