BELGRADO – L’October Salon | Biennale di Belgrado, fondato nel 1960, con il con il sostegno del Ministero della Cultura e dell’Informazione della Repubblica di Serbia, si svolgerà dal 4 giugno al 22 agosto 2021.
La 58 esima edizione della Biennale – intitolata THE DREAMERS e curata da Ilaria Marotta e Andrea Baccin – è stata ripensata con un progetto rinnovato, adattato ai nuovi tempi della pandemia, alle necessarie misure di contenimento e distanziamento sociale, e alla necessità di nuovi spazi espositivi, grazie a un lavoro concertato tra i curatori, il Cultural Center of Belgrade e le autorità cittadine.
Questa edizione 2021 intende indagare lo spazio dei sogni come metaforico spazio di libertà in grado di rileggere categorie, regole e ruoli, e le più comuni certezze. Attraverso lo sguardo dei sognatori la mostra indaga la complessità del mondo attuale e “la capacità di creare Mondi – ora più che mai – non soltanto ereditare e vivere all’interno di quelli esistenti” (Ian Cheng).
“In uno slittamento di piani, tempi e di spazi” – scrivono i curatori – “THE DREAMERS incarna la presenza di mondi diversi che come sogni procedono per libere associazioni e per frammenti, in un rimbalzo di immagini e riferimenti tra dimensione sognata, immaginazione, proiezione onirica, sfera virtuale e realtà esistente”.
Sono 64 gli artisti partecipanti, con oltre 140 opere di cui 40 nuove produzioni, 20 interventi pubblici e diversi lavori realizzati site-specific. La parte più corposa è ospitata al Museo della Jugoslavia col suo parco circostante, cui si affiancano le gallerie del Cultural Centre of Belgrade – luogo profondamente legato alla vita culturale della città – e il Film Program presentato al Movie Theatre.
Radio Belgrade Channel 2 è coinvolta nella trasmissione di un radiodramma di Than Hussein Clark mentre il lavoro di Alex Da Corte sarà trasmesso in tv durante il periodo della mostra.
La manifestazione si completa con un programma di performance e interventi realizzati in luoghi pubblici e privati della città, come l’edificio brutalista BIGZ building, il sottopassaggio pedonale di piazza Terazije, il Branko’s Bridge, la strada pedonale di Trg Republike, il DIM club, oltre ad altri luoghi individuati per interventi site-specific, tra cui un’installazione di Cyprien Gaillard, che l’artista ha donato alla città e resterà in modo permanente.
Ad arricchire la rassegna che una Reading Room che comprende un ampio archivio di ricerca, di libri e film indicati dagli artisti, e alcune nuove produzioni editoriali realizzate appositamente per l’occasione; inoltre una libreria a cura di Alexis Zavialoff, fondatore di Motto Distribution, presenta una selezione di titoli tra magazine, libri d’artista, saggi e cataloghi.
Il catalogo, pubblicato in doppia edizione serba e inglese dal Cultural Center of Belgrade in collaborazione con CURA.BOOKS, contiene testi di Ilaria Marotta e Andrea Baccin e contributi di curatori, ricercatori e filosofi, tra cui: Mahfuz Sultan, Melanie Chan, Giulia Bini, Ben Vickers, Anthony Huberman, Tarek Elhaik, Matthew Spellberg, Emanuele Coccia, Hans Ulrich Obrist e altri, oltre al contributo scritto di Ian Cheng.
ARTISTI PARTECIPANTI* Jean-Marie Appriou, 1986; Marija Avramović e Sam Twidale, 1989/1988; Trisha Baga, 1985; Davide Balula, 1978; Cecilia Bengolea, 1979; Will Benedict, 1978; James Bridle, 1980; Dora Budor, 1984; Elaine Cameron-Weir, 1985; Ian Cheng, 1984; Claudia Comte, 1983; Sanja Ćopić, 1992; Matt Copson, 1992; Vuk Ćosić, 1966; Vuk Ćuk, 1987; Alex Da Corte, 1980; Jeremy Deller e Cecilia Bengolea, 1966/1979; Simon Denny, 1982; Nicolas Deshayes, 1983; DIS (Lauren Boyle, Solomon Chase, Marco Roso, David Toro), 2010; Aleksandra Domanović, 1981; David Douard, 1983; Cécile B. Evans, 1983; Cao Fei, 1978; Cyprien Gaillard, 1980; Nenad Gajić, 1982; Camille Henrot, 1978; David Horvitz, 1974; Klára Hosnedlová, 1990; Marguerite Humeau, 1986; Than Hussein Clark, 1981; Pierre Huyghe, 1962; Invernomuto (Simone Bertuzzi e Simone Trabucchi), 2003; Alex Israel, 1982; Melike Kara, 1985; Nadežda Kirćanski, 1992; Josh Kline, 1979; Oliver Laric, 1981; Mark Leckey, 1964; Hannah Levy, 1991; Hana Miletić, 1982; Ebecho Muslimova, 1984; Katja Novitskova, 1984; Precious Okoyomon, 1993; Wong Ping, 1984; Sonja Radaković, 1989; Jon Rafman, 1981; Anri Sala, 1974; Bojan Šarčević, 1974; Max Hooper Schneider, 1982; Augustas Serapinas, 1990; Igor Simić, 1988; Marianna Simnett, 1986; Emily Mae Smith, 1979; Colin Snapp con Mauro Hertig, 1982/1989; Daniel Steegmann Mangrané, 1977; Diamond Stingily, 1990; Jenna Sutela, 1983; Nora Turato, 1991; Nico Vascellari, 1976; Jordan Wolfson, 1980; Guan Xiao, 1983.
* la mancata indicazione delle nazionalità degli artisti è una scelta intenzionale dei curatori nel rispetto delle minoranze geografiche, politiche e culturali a riconoscimento limitato.