PISA – Le ricerche, individuate, concordate e promosse in stretta collaborazione con il Museo e Parco Archeologico di Locri e Kaulon, diretto da Rossella Agostino, rientrano nel programma del Laboratorio di Storia Archeologia Epigrafia e Tradizione dell’Antico (Saet) della Scuola Normale di Pisa, diretto da Andrea Giardina, con il coordinamento scientifico di Gianfranco Adornato. Il Laboratorio, fondato nel 1984 da Giuseppe Nenci, e diretto successivamente con risultati di grande rilievo da Carmine Ampolo, sceglie oggi la città di Locri come osservatorio privilegiato in campo archeologico e come vera e propria palestra di formazione e di metodo per gli studenti e i perfezionandi della Scuola. Inoltre queste attività del Laboratorio risultano estremamente importanti ai fini di un piano di valorizzazione del Museo e di alcune aree importanti del Parco Archeologico di Locri. Infatti l’antica Locri, che con il tempo non ha mai finito di stupire, è stata oggetto di scavi e di ricerche solo in piccola parte. Nel corso dei secoli molti viaggiatori hanno parlato dell’antica Locri Epizefiri nei loro resoconti di viaggio; resoconti attraverso i quali si è venuti a conoscenza dello stato di conservazione dei resti dell’antica città nelle varie epoche. Già a partire dall’Ottocento cominciarono degli studi sull’antico sito, che a periodi alterni vennero interrotti e poi ripresi fino ad arrivare ai nostri giorni. E’ quindi certo che con l’avvio di nuovi scavi potranno emergere nuove meraviglie dal suolo locrese.
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