ROMA – E’ stato pubblicato il 22 dicembre, da parte di Invitalia, il bando per l’affidamento dei servizi di progettazione, conservazione e consolidamento delle strutture ipogee e di realizzazione del nuovo piano dell’arena del Colosseo.
L’idea di ricostruire l’arena del Colosseo era stata lanciata dall’archeologo Daniele Manacorda nel 2014 e sostenuta, già allora dal Ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, che aveva inserito l’intervento nel “piano strategico Grandi progetti culturali nel 2015” per un finanziamento complessivo di 18,5 milioni di euro.
L’intervento consentirà di ripristinare la lettura integrale del monumento e permetterà al pubblico di comprendere appieno l’uso e la funzione di questa icona del mondo antico, anche attraverso eventi culturali di altissimo livello.
La nuova arena sarà fruibile grazie a soluzioni tecnologiche e integrate che guideranno il visitatore alla scoperta dei meccanismi che regolavano la complessa macchina organizzativa degli spettacoli e dei giochi che vi si svolgevano.
“La ricostruzione dell’arena del Colosseo è una grande idea, che ha fatto il giro del mondo. Sarà un grande intervento tecnologico che offrirà la possibilità ai visitatori di vedere non soltanto, come oggi, i sotterranei, ma di contemplare la bellezza del Colosseo dal centro dell’arena”– Ha commentato Franceschini.
Si tratta di un intervento fortemente voluto dal Mibact – Parco Archeologico del Colosseo, che spiega in una nota: “L’obiettivo è rendere nuovamente fruibile la superficie del piano dell’arena del Colosseo e individuare una soluzione tecnologica. compatibile e reversibile, per la copertura degli ambienti ipogei. Gli interventi dovranno essere progettati in modo da offrire contemporaneamente la percezione del piano dell’arena su cui avvenivano i giochi e la visione del complesso sistema di strutture e meccanismi sottostanti”.
“La nuova arena – continua – dovrà essere pensata come un piano unitario, ad alto contenuto tecnologico, costituito da dispositivi meccanizzati di apertura e chiusura, consentendo ai visitatori di comprendere la sinergia e la stretta relazione con i sotterranei, anche utilizzando sistemi che rimandino ai meccanismi degli ascensori e delle scene mobili antiche”.
“Il sistema mobile dovrà essere realizzato in modo da poter essere attivato in tempi rapidi e più volte nella stessa giornata, per proteggere le strutture archeologiche sia dalle precipitazioni atmosferiche, sia da una eccessiva insolazione, e allo stesso tempo consentire di svelare i segreti della complessa macchina organizzativa degli spettacoli – conclude il Mibact – La progettazione definitiva sarà sviluppata in continuo confronto con la Stazione appaltante a partire dall’idea progettuale vincitrice del bando. Approvato il progetto definitivo e ottenute tutte le necessarie autorizzazioni di legge, ancora più serrati i tempi per lo sviluppo del livello esecutivo”.
Tutte le informazioni sono disponibili sulla piattaforma di gare e appalti di Invitalia