ROMA – Era stato pubblicato il 22 dicembre 2020, con scadenza 1 febbraio 2021, il bando per la ricostruzione dell’arena del Colosseo, che si è concluso con la selezione, da parte della commissione aggiudicatrice, sorteggiata da Invitalia e composta da Salvatore Acampora, Alessandro Viscogliosi, Stefano Pampanin, Michel Gras e Giuseppe Scarpelli, del progetto presentato da Milan Ingegneria.
Il progetto è stato illustrato in una conferenza stampa, alla quale hanno partecipato il ministro della Cultura Dario Franceschini e il direttore del Parco Archeologico del Colosseo Alfonsina Russo.
L’idea della ricostruzione dell’arena era stata rilanciata dal ministro Dario Franceschini nel 2014 e nel 2015 è statainserita tra i Grandi Progetti Beni Culturali, con un finanziamento di 18,5 milioni di euro. Dal 2015 al 2020 si sono svolti numerosi studi e indagini per definire le modalità di realizzazione dell’intervento, che hanno portato al bando di gara appena conclusosi.
La struttura dell’arena, come previsto dal Documento di Indirizzo alla Progettazione (DIP) elaborato dagli architetti, archeologi, restauratori e strutturisti del Parco Archeologico del Colosseo, sarà leggera, reversibile e sostenibile.
Il progetto di Milan Ingegneria prevede tecniche costruttive innovative, uso di materiali appropriati e metodologie di analisi raffinate, garantendo sicurezza, funzionalità ed economia realizzativa che, oltre a restituire l’immagine originaria del monumento e del suo funzionamento come complessa macchina scenica, permetterà anche di rafforzare tutela e conservazione, in particolare di proteggere le strutture ipogee.
Il piano sarà in legno di Accoya, ottenuto con un particolare processo che ne aumenta resistenza e durabilità: scelta sostenibile che evita l’abbattimento di specie pregiate. Alcune porzioni del piano saranno costruite con pannelli mobili che, grazie a rotazione e traslazione, garantiranno flessibilità e renderanno possibile l’apertura delle strutture ipogee per illuminazione naturale.
Il piano proteggerà le strutture sottostanti dagli agenti atmosferici, riducendo il carico idrico con un sistema di raccolta e recupero dell’acqua piovana che alimenterà i bagni pubblici del monumento.
Previste anche 24 unità di ventilazione meccanica distribuite lungo il perimetro che controlleranno la temperatura e l’umidità degli ambienti ipogei.
“I sotterranei del Colosseo devono essere visti da sotto, dai visitatori. – Ha detto il ministro della Cultura Dario Franceschini – Privarli di questo non ha significato e ora sarà possibile. Il Colosseo è il simbolo dell’Italia nel mondo e va visto dal centro. Tutti questi interventi aumenteranno la sua maestosità. E sarà possibile anche fare eventi culturali di grandissimo livello, non trasformando ovviamente l’arena in un luogo di spettacolo”.
“Ciò non toglie – ha aggiunto – che eventi di portata internazionale rispettosi della tutela del Colosseo, si potranno fare. Il 29 luglio prossimo, infatti, organizzeremo il G20 della cultura al Colosseo. Un qualcosa che ha già fatto discutere ma che rappresenta una grande opportunità. Questi interventi di grande valore sul monumento coniugano sostenibilità e tutela all’innovazione tecnologica”.
“La nuova arena potrebbe essere realizzata già nei primi mesi del 2022 – ha affermato Alfonsina Russo, direttrice del Parco Archeologico del Colosseo – restituiremo al pubblico la stessa visione che si aveva del monumento in antichità”.