ROMA – Il tanto atteso bando è statopubblicato sulla Gazzetta ufficiale e ha dato il via al piano di assunzioni del Ministero. Il concorso apre la strada ad ulteriori bandi di concorso 2019 dedicati a funzionari amministrativi Mibac e per molte altre figure come archivisti e bibliotecari. Il piano del Ministero prevede di arrivare a complessive 5400 unità circa (inclusi i bandi che stanno per partire).
“Era stata una delle priorità del mio mandato. Avevo cercato immediatamente le coperture economiche e ho lavorato fin dal primo momento per adempiere al più presto a tutti i passaggi burocratici. Ora finalmente ci siamo – annuncia il ministro per i Beni e le Attività Culturali Alberto Bonisoli – Si tratta del primo bando di una serie per arrivare, nella prima parte della legislatura, a mettere a concorso circa 5400 nuove figure professionali di cui il Mibac ha bisogno. Abbiamo – sostiene Bonisoli – la necessità e l’urgenza di fare fronte alle drammatiche carenze di personale per la mancanza di turnover negli scorsi anni. Un problema che nessuno dei ministri che mi ha preceduto ha mai pensato di affrontare e che ha costretto il Mibac, per anni, a gestire il proprio patrimonio con risorse umane del tutto insufficienti e con gravissime conseguenze sulla gestione tecnica e amministrativa di siti archeologici, musei, archivi, biblioteche. I beni culturali del nostro Paese – conclude Bonisoli – sono un volano straordinario per l’economia ma senza personale non funzionano o funzionano male”.
Il primo bando, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 9 agosto, serve dunque al reclutamento di 1052 assistenti alla fruizione, all’accoglienza e alla vigilanza al Mibac.
Ecco i requisiti richiesti, come presentare la domanda e le prove da sostenere
Gli addetti alla vigilanza, secondo il Ministero non rivestiranno soltanto la semplice qualifica di “custodi”. Oltre all’attività di sorveglianza si dedicheranno a mansioni più ampie e rivolte all’accoglienza turistica, fornendo informazioni storiche, artistiche e relative ai beni culturali ed ai monumenti.
Per partecipare è sufficiente il titolo del diploma e possedere i classici requisiti richiesti per la partecipazione ad un concorso pubblico: ovvero essere cittadini italiani o di altro Stato membro dell’Unione europea; avere un’età non inferiore a 18 anni; idoneità fisica allo svolgimento delle funzioni cui il concorso si riferisce; godimento dei diritti civili e politici; non essere stati esclusi dall’elettorato politico attivo; non essere stati destituiti o dispensati dall’impiego presso una pubblica amministrazione; non aver riportato condanne penali, passate in giudicato, per reati che comportano l’interdizione dai pubblici uffici.
Dovrà essere effettuato, a pena di esclusione, il versamento della quota di partecipazione di € 10,00 non rimborsabili in caso di assenza alle prove. La domanda potrà essere presentata dal candidato compilando il modulo on line tramite il sistema “Step-One 2019”, all’indirizzo internet https://www.ripam.cloud. La domanda va inviata entro le 23:59:59 del 23 settembre 2019.
Tre le prove da sostenere.
Una prova preselettiva consistente in un test, da risolvere in sessanta minuti, composto da sessanta quesiti a risposta multipla, di cui quaranta attitudinali per la verifica della capacità logico-deduttiva, di ragionamento logico-matematico, di carattere critico verbale, nonché venti per la verifica del grado di conoscenza di elementi generali di diritto del patrimonio culturale (Codice dei beni culturali e del paesaggio), patrimonio culturale italiano e normativa sulla sicurezza dei luoghi di lavoro.
Non è prevista la pubblicazione della banca dati dei quesiti.
La prova scritta, che consisterà in un altro test a risposta multipla, verterà sulle seguenti materie:
– elementi di diritto del patrimonio culturale (Codice dei beni culturali e del paesaggio);
– nozioni generali sul patrimonio culturale italiano;
– elementi di organizzazione, ordinamento e competenze del Ministero per i beni e le attività culturali;
– elementi di diritto amministrativo;
– normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro;
– disciplina del rapporto di lavoro alle dipendenze della pubblica amministrazione.
Si procederà all’accertamento della conoscenza della lingua inglese, delle tecnologie informatiche e della comunicazione e del Codice dell’amministrazione digitale. Alla prova scritta sarà assegnato un punteggio massimo di 30 punti.
La prova orale, a cui saranno ammessi i candidati che nella prova scritta abbiano conseguito una votazione minima di 21/30, consisterà in un colloquio interdisciplinare volto ad accertare la preparazione e la capacità professionale dei candidati sulle materie della prova scritta, e sarà così articolata: - 16,8 punti su 24: per i quesiti sulle materie generali; - 2,1 punti su 3: per i quesiti di lingua inglese; - 2,1 punti su 3: per i quesiti sulle tecnologie informatiche e della comunicazione e sul Codice dell’Amministrazione digitale
I posti presso gli uffici del Ministero ubicati nelle seguenti Regioni:
◦ Abruzzo 30
◦ Basilicata 18
◦ Calabria 64
◦ Campania 200
◦ Emilia-Romagna 51
◦ Friuli Venezia-Giulia 7
◦ Lazio 198
◦ Liguria 48
◦ Lombardia 77
◦ Marche 15
◦ Molise 14
◦ Piemonte 57
◦ Puglia 36
◦ Sardegna 14
◦ Sicilia 2
◦ Toscana 155
◦ Umbria 20
◦ Veneto 46
La retribuzione per il personale che sarà inquadrato in Area II posizione F2 è di 1594,35 euro lordi.
Gazzetta Ufficiale – 4 ° Serie Speciale n. 63 del 9 agosto 2019
Prima di procedere all’iscrizione i candidati sono inviati a consultare la guida.
La domanda di ammissione al concorso deve essere compilata ed inviata, esclusivamente per via telematica, compilando il modulo on line tramite il sistema “Step-One 2019” all’indirizzo internet https://www.ripam.cloud.