MILANO – La rassegna Da Monet a Bacon. Capolavori della Johannesburg Art Gallery propone la collezione di capolavori conservati alla Johannesburg Art Gallery, aperta al pubblico nel 1910, che vanta un patrimonio di grande valore artistico. Allestita negli Appartamenti Principe di Napoli e Duchessa di Genova, la mostra curata da Simona Bartolena, presenta 60 opere, tra olii, acquerelli e grafiche, provenienti dalla prestigiosa pinacoteca sudafricana, in grado di ripercorrere ben oltre un secolo di storia dell’arte internazionale, dalla metà del XIX secolo fino al secondo Novecento, attraverso i suoi maggiori interpreti, da Courbet a Corot, da Monet a Degas, da Rossetti a Millais, da Picasso a Bacon, da Lichtenstein a Warhol a molti altri.
Il percorso prende avvio con William Turner e prosegue con il dipinto di Lawrence Alma-Tadema, La morte del primogenito e con una serie di lavori firmati dai maggiori esponenti dei Preraffaelliti, quali John Everett Millais e Dante Gabriel Rossetti. Si continua con un’ampia sezione dedicata agli esiti della pittura di fine Ottocento e si apre con quei pittori che scelsero un nuovo approccio al vero in pittura, quali Jean-Baptiste Camille Corot, qui con un piccolo Paesaggio, Gustave Courbet con lo scorcio della scogliera normanna di Étretat e Jean-François Millet. La generazione impressionista viene rappresentata da Edgar Degas (Le ballerine), Claude Monet (La Primavera) e Alfred Sisley, mentre la scena post-impressionista vede protagonisti Paul Cézanne (I Bagnanti), Vincent Van Gogh (Ritratto di un uomo anziano), Pierre Bonnard, Edouard Vuillard.
Henri Matisse e Pablo Picasso aprono alle nuove istanze dell’arte contemporanea, con Amedeo Modigliani, Albert Gleizes e altri. Non mancano esponenti della seconda metà del secolo: i britannici Francis Bacon e Henry Moore, e i due protagonisti della pop art americana Robert Lichtenstein e Andy Warhol, di cui si presenta il trittico dedicato a Joseph Beuys.
La mostra si chiude idealmente con la sezione che indaga l’arte sviluppata in Sudafrica nel Novecento. In particolare si possono ammirare le opere di Maggie Laubser, una delle esponenti dell’espressionismo sudafricano e i lavori di Maude Sumner, Selby Mvusi e George Pemba, pittori dai forti interessi per il sociale che raccontano le tradizioni del paese, ma anche la vita urbana e la realtà dell’Apartheid.
L’aiuto ormai collaudato, della realtà aumentata, grazie ad ArtGlass che si è occupata di realizzare testi e rielaborare le immagini che condurranno alla scoperta di informazioni e approfondimenti sull’opera non rilevabili senza il loro ausilio, permette di soffermarsi ancora di più sulla bellezza delle opere che questi grandi artisti hanno lasciato ai posteri.
A tal proposito, viene proposto un percorso composto da 7 tappe che corrispondono ad altrettanti capolavori, rappresentativi di ogni periodo storico, con i quali sarà possibile interagire attraverso la realtà aumentata, per apprezzarne la naturale bellezza.
Davanti a queste opere, i visitatori potranno attivare il contenuto multimediale, che ricostruirà il periodo storico-artistico nel quale sono state create e fornirà una lettura critica delle stesse.
La storia dell’arte raccontata ai bambini è invece un progetto didattico, ideato e curato da Martina Fuga e Lidia Labianca di Artkids che si presenta come un vero e proprio viaggio temporale, dalla preistoria alla contemporaneità, in compagnia di alcuni grandi protagonisti della storia dell’arte, con l’obiettivo di educare i più piccoli alla bellezza.
Il percorso è suddiviso in stanze. In ciascuna di esse, i bambini saranno accolti da brevi filmati nei quali gli artisti (il “maestro” della grotta di Lascaux, Leonardo, Caravaggio, Monet, Van Gogh, Kandinskij, Warhol), interpretati e disegnati dall’illustratrice Sabrina Ferrero in arte Burabacio, li introdurranno alla loro vita, alla loro arte e ai loro capolavori.
Alla fine di ogni racconto i giovani visitatori saranno invitati a rielaborare i concetti che hanno visto e ascoltato dalla viva voce dei Maestri, in una serie di attività creative che li faranno giocare, disegnare, scrivere e sperimentare le tecniche e i linguaggi dell’arte.