ROMA – A seguito della decisione del Presidente Andrea Carandini di rassegnare le dimissioni, il Consiglio di Amministrazione del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ha nominato nuovo Presidente Marco Magnifico, già Vicepresidente Esecutivo del FAI dal gennaio 2010 all’ottobre 2021.
Andrea Carandini è stato Presidente dal 19 febbraio 2013
“Ho lasciato il secondo mandato da Presidente due anni prima della scadenza – ha spiegato Andrea Carandini – pensando al bene del FAI. Ho dedicato la mia presidenza a una riforma della Fondazione, perché si emancipasse dalle circostanze dei suoi esordi, crescesse e maturasse, potendo così durare nel tempo, quale istituzione stabile della Repubblica. La riforma è consistita in un piano strategico, che si concluderà nel 2024, finalizzato a realizzare la ‘nuova dimensione’, accresciuta, del FAI: non solo più Beni tutelati, valorizzati e gestiti – oggi 68, ben 20 in più dal 2013 – e più sostenibili (per l’85% degli oneri) -, e una rete di migliaia di volontari in ormai 350 presidi in tutto il Paese, ma anche un rinforzo dell’attività culturale, rifondata sulla ricerca scientifica applicata alla valorizzazione culturale e su una visione dei Beni del FAI come parti ed espressioni di contesti, e di un ‘ambiente’ riconsiderato come intreccio indissolubile di natura e storia. Ma una riforma non è completa se non facilita l’andare avanti: quindi il ringiovanimento, a partire da quello presidenziale”. “Lascio oggi il FAI – ha concluso Carandini – nelle mani del nuovo Presidente, Marco Magnifico, che sarà garante di una struttura organizzata, solida, matura ed efficace nel perseguire la missione, nel solco della tradizione dei fondatori, ma lanciata verso il futuro”.
Ora dunque la presidenza passa a Marco Magnifico, che ha così commentato la sua nomina: “Ritirato dopo 35 anni creativi e meravigliosi da ogni funzione esecutiva e grato al Consiglio per la fiducia assicuro oggi alla Fondazione come nuovo Presidente la pienezza della mia dedizione entusiasta, profonda e convinta alla missione del FAI. Nel solco tracciato dai Fondatori e dai tre presidenti che mi hanno preceduto e a fianco della struttura operativa e delle Delegazioni sul territorio, mi impegno a guidare il FAI in una crescita e in un’evoluzione che sempre più lo radichino come una delle primarie realtà della società civile italiana, nata e cresciuta con vero spirito sociale per affiancare le istituzioni dello Stato nella cura e nella valorizzazione dell’’ambiente’ del nostro Paese, inteso come meravigliosa e inscindibile unione di Natura e Storia”.