FERRARA – L’Incoronazione della Vergine di Carlo Bononi, opera realizzata intorno al 1617 e conservata in Santa Maria in Vado a Ferrara, sarà restaurata in attesa della grande mostra che Palazzo dei Diamanti dedicherà al Maestro.
L’accordo per le attività di analisi e restauro della tela sono state sottoscritte dal CIAS (Centro Ricerche Inquinamento Fisico Chimico Microbiologico Ambienti Alta Sterilità) dall’Università di Ferrara, la Parrocchia dell’Annunciazione di Santa Maria in Vado, il Consorzio Futuro in Ricerca, il Comune di Ferrara (con i suoi Musei di Arte Antica) e la Fondazione Ferrara Arte.
La tela, che appartiene a quel ciclo di tele che impreziosisce il soffitto della chiesa di Santa Maria in Vado, «per significati e dimensioni, – si legge nel testo dell’accordo – si presenta come il più grande capolavoro del Bononi e del Seicento a Ferrara».
L’opera era stata rimossa dalla sua abituale collocazione dopo il sisma del 2012. Lo stato di conservazione è attualmente purtroppo drammatico a causa dei danni inferti alla tela dall’azione combinata di volatili, topi, insetti e attacchi microbiologici. Un primo intervento finalizzato a fermare l’avanzamento del degrado è stato eseguito nel 2013, in attesa di un complessivo e risolutivo intervento di restauro. Dopo quattro anni questo momento è finalmente arrivato grazie al finanziamento messo a disposizione dal CIAS e dal Consorzio Futuro in Ricerca e all’accordo sottoscritto nei mesi scorsi con la Parrocchia di Santa Maria in Vado. Tale collaborazione prevede l’Alta Sorveglianza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Bologna e la cura del restauro da parte di Fabio Bevilacqua, uno dei più noti e apprezzati professionisti del settore in Emilia e non solo. Contestualmente al restauro il CIAS condurrà attività di laboratorio finalizzate alla messa a punto di innovative tecniche di decontaminazione microbiologica di manufatti artistici e allo studio delle caratteristiche fisico chimiche della paletta pittorica e dei pigmenti utilizzati per il dipinto. Sia il restauro pittorico che una parte delle indagini scientifiche saranno effettuate in un cantiere già approntato nella Chiesa di Santa Maria in Vado, allo scopo di rendere visibili al pubblico le attività in itinere.
Al recupero dell’opera seguirà la valorizzazione. Un secondo accordo mira infatti a collegare il restauro alla mostra dedicata a Carlo Bononi, la prima monografica mai realizzata sull’artista, che sarà allestita a Palazzo dei Diamanti a cura di Giovanni Sassu e Francesca Cappelletti. Oltre all’esecuzione dell’intervento conservativo, infatti, la sinergia tra i vari protagonisti mira a creare attività di informazione e divulgazione dei lavori in corso, documentarne i progressivi avanzamenti e i significati storico-artistici attraverso attività didattiche, il coinvolgimento di testate giornalistiche, social media e web.
A conclusione dell’intervento, infine, è prevista la presentazione al pubblico e alla stampa dell’attività svolta attraverso una piccola mostra ospitata all’interno della chiesa (da settembre 2017) che sarà collegata in contemporanea alla monografica su Bononi a Palazzo dei Diamanti.