GROSSETO – Riaprirà giovedì 25 maggio, in occasione della festa di San Gregorio VII, papa, nato e in parte cresciuto a Sovana, l’antica Cattedrale di San Pietro a Sovana (Grosseto), un edificio risalente al secolo IX-XIV di rara bellezza e pregio artistico-culturale.
La Chiesa è stata sottoposta a un importante intervento di consolidamento, restauro, miglioramento antisismico, per quanto possibile, e rinnovamento dell’illuminazione interna. Il consolidamento e il restauro hanno interessato gli esterni e diversi apparati decorativi, in particolare il pregiato portale monumentale.
La cattedrale di San Pietro sostituì la più antica chiesa della quale oggi si conservano gli elementi ricomposti nel portale, attribuibili all’influenza dei maestri comacini di Tuscania fin dall’anno 739. Al secolo IX-X risalgono la cripta e probabilmente l’abside e la cupola; al secolo XI-XII i pilastri e i capitelli; ai secoli XIII e XIV le mura laterali rinforzate da contrafforti, la copertura a volte in sostituzione di quella a capriate e l’addossamento dell’episcopio sul lato ovest.
L’edificio internamente è suddiviso in tre navate da pilastri formati da colonne a fascio. L’impianto strutturale della chiesa è semplice e grandioso allo stesso tempo. Da rilevare i raffinati ed eleganti capitelli che ornano la sommità delle colonne con figure fillomorfe, zoomorfe e geometriche. In particolare un capitello di fattura longobarda riproduce in modo raffinato e unico alcune scene bibliche tratte dall’Antico Testamento, tra le quali la cacciata dal paradiso terrestre, Abramo con Sara, Agar, Isacco e Ismaele. Anche il fonte battesimale costituisce un ulteriore elemento di pregio. Si tratta di una struttura ottagonale risalente al 1434. Una tela di Andrea del Sarto (11470-1532), raffigurante Maria Santissima con Bambino tra Santi e un urna di San Mamiliano, ornano la navata di destra della Cattedrale. Infine nella zona presbiterale sono visibili resti di affreschi e la tela del Martirio di San Pietro di Domenico Manenti (1671).