ROMA, – Diventa olegge definitiva dello Stato italiano il “decreto Cultura”. “Sono orgoglioso di questo risultato, perché questa legge, approvata oggi dal Parlamento, assicura eguali diritti e opportunità ai lavoratori dello spettacolo, restituisce dignità a danzatori, orchestrali, fonici, coristi e consente alle Fondazioni lirico-sinfoniche di assumere nuovo personale tramite concorso. Non accadeva da decenni” annuncia il ministro Bonisoli commendando l’ok del Senato al decreto Cultura, che introduce misure urgenti in materia di personale delle fondazioni lirico-sinfoniche, di sostegno del settore cinema e audiovisivo e finanziamento delle attività del Ministero per i Beni e le attività culturali e per lo svolgimento della manifestazione UEFA 2020.
“Tra le novità della legge – aggiunge Bonisoli – l’introduzione, per la prima volta nell’ordinamento giuridico, del limite massimo di 36 mesi ai contratti a tempo determinato per i lavoratori dello spettacolo. Si tratta di una norma che pone un argine al precariato mettendo fine a decenni di abusi e discriminazioni.
Il provvedimento, poi, disciplina le modalità che consentono alle Fondazioni liriche di assumere personale a tempo indeterminato tramite concorso”. Per Bonisoli la conversione in legge del decreto è “il primo tassello di una riforma organica delle Fondazioni lirico-sinfoniche”. “Siamo già al lavoro. Il nostro obiettivo – conclude il Ministro – è rilanciare la Lirica italiana e avvicinare tanti giovani alla musica e al teatro”.