ALESSANDRIA – A dare l’annuncio dell’inizio dei lavori, che inizieranno la primavera del 2017, è stata la presidente dell’Ente di gestione Sacri Monti, Renata Lodari, la quale ha precisato: “L’assegnazione è avvenuta nell’ambito delle attività ‘Arte e cultura’ della Fondazione e più specificamente all’interno del ‘Progetto Restauri – cantieri diffusi’ con il quale Fondazione Crt sostiene il restauro ed il recupero di beni sottoposti a tutela, di comprovato pregio e valore artistico, presenti sul territorio del Piemonte e della Valle d’Aosta. Tra i criteri fissati dal bando, vi erano la rilevanza storico artistica e architettonica dell’intervento e la rilevanza dell’intervento per il territorio di riferimento. Inoltre il bando valutava le azioni intraprese per “garantire la miglior fruibilità del bene oggetto di intervento e capacità del progetto di richiamare l’attenzione della comunità locale e di attrarre nuovi fruitori”.
Il restauro della Cappella – ha sottolineato il Direttore Elena De Filippis – è stato individuato dall’Ente di gestione sacri Monti come ‘indifferibile. De Filippis ha quindi aggiunto: “Grazie al finanziamento di Fondazione Crt saranno restaurati il tetto e gli intonaci esterni della Cappella, salvaguardando così dalle infiltrazioni d’acqua anche il contenuto interno. Il costo di questi interventi è superiore rispetto al contributo ottenuto. Alla parte eccedente si provvederà attingendo ai finanziamenti regionali”.
La Cappella ha un altissimo valore simbolico, essendo dedicata appunto a San’Eusebio, vescovo di Vercelli e patrono del Piemonte. Eusebio storicamente risulta essere il primo vescovo del Piemonte. La tradizione vuole che sia stato Sant’Eusebio a salire la collina di Crea verso il 350 d.C.; lì avrebbe portato la statua lignea della Madonna col Bambino, ancor oggi venerata, e lì avrebbe fatto edificare un primo oratorio. A Sant’Eusebio si fanno risalire tre immagini sacre della Madonna nera oggetto di particolare venerazione, che sarebbero state da lui nascoste e trasportate dalla Palestina e che sono conservate nella Basilica Antica di Oropa (Biella), nel Duomo di Cagliari (città che gli ha dato i natali) e, appunto, nel Santuario di Crea. Eusebio diffuse il Cristianesimo e la devozione mariana tra le popolazioni del Monferrato e delle valli Piemontesi che all’epoca erano ancora completamente pagane.
Ad Eusebio, martire per la su fede, è dedicata la prima delle 23 cappelle del Sacro Monte di Crea. Al santo è attribuita anche l’origine della fonte, antistante la cappella. Questa fu fra le prime costruite, dopo quella dedicata all Nascita di Maria, voluta dal duca del Monferrato Vincenzo Gonzaga e fu finanziata dalla città di Vercelli, rappresentata nei dipinti murali della parete di fondo con le sue case, torri e la chiesa di Sant’Andrea. Al centro ospita un gruppo scultoreo rappresentante il martirio di sant’Eusebio, lapidato dagli ariani. Gli abiti e i personaggi dei dipinti alludono alla realtà vercellese del ‘500. Gli affreschi vennero realizzati da Giorgio Alberini, mentre le sculture sono opera dei fratelli Jean e Nicolas de Wespin (detti i Tabacchetti), artisti di provenienza fiamminga.