MILANO – L’esposizione che inaugura il 23 novembre alla Whitelight Art Gallery, rappresenta un importante ritorno a Milano di NO CURVES, l’artista e filosofo del nastro adesivo. Una retrospettiva grafica che ci guida temporalmente dal 2006 sino al 2016 con più di 30 opere (inedite e non) e una installazione che prenderà vita sui muri della galleria. Donne, moda e stilismo geometrico.
Il nastro adesivo è il suo strumento di elezione e lui lo utilizza per creare straordinarie opere d’arte, dando vita a un immaginario fatto di linee spezzate e angoli, ispirato alle grafiche futuriste e al mondo digitale; un universo adesivo a metà, un punto di incontro tra la street art e l’installazione.
NO CURVES usa strisce o pezzi di nastro adesivo come tessere di un mosaico, che hanno però il vantaggio si potersi sovrapporre e creare nuove possibilità. E nel lavoro di NO CURVES si riconosce proprio la volontà di scavare a fondo nella percezione del colore. In mostra le sue composizioni che recuperano la figura dall’astrazione, e poi il lavoro minimale sui manifesti pubblicitari. Opere con le quali NO CURVES offre una nuova vita ai manifesti, riuscendo nel gioco di svelare invalidando, perché il nuovo e netto perimetro che lui calca è certamente un’azione volta a inficiare la figura, ma nel gioco dell’arte questo può significarne l’esaltazione. Una personale con la quale si può capire l’evoluzione dell’artista, che mantiene però un pattern visivo che è poi la sua cifra: le sue opere sono risolute, nette, non ammettono rotondità. Niente curve.
Nicolas Ballario, curatore della mostra afferma: «Attenzione, perché la sua arte non è questione di geometria, ma di astrazione plastica. NO CURVES, che ha iniziato per strada, ha lasciato la residenza fissa dei muri e delle pareti per le affissioni, toccando ogni distretto dell’arte: da artista urbano, è diventato artista “interurbano”. Mette in connessione tra loro stili, teorie, percezioni».
NO CURVES in occasione di Expo 2015 ha realizzato un’imponente installazione con il nastro adesivo sulla superficie del sottomarino Enrico Toti, in concomitanza con la sua mostra personale “Exploration”, nella prestigiosa cornice del Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia “Leonardo Da Vinci” di Milano.
È stato inoltre scelto dagli Skunk Anansie per realizzare la copertina del nuovo album “Anarchytecture”.