TARANTO – Il 29 luglio è stato inaugurato, dopo il restauro del secondo piano, il nuovo percorso espositivo del MarTa, il Museo Archeologico Nazionale di Taranto, che custodisce unici e autentici tesori archeologi e che dunque si presenta nella sua versione definitiva. A presenziare l’evento, il premier Matteo Renzi e il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, accompagnati dalla direttrice del Museo Eva Degl’Innocenti, da Maria Piccarreta, alla sua prima uscita da soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio di Brindisi, Taranto e Lecce e da Luigi La Rocca, capo della Soprintendenza unica della Città metropolitana di Bari.
In questo prezioso scrigno, fondato nel 1887 nella sede dell’ex Convento di San Pasquale di Baylon, edificato nel XVIII secolo, sono raccolti 6500 anni di storia, con pezzi di straordinaria importanza archeologica, dalla preistoria all’età ellenistica fino al medioevo. Tra i tesori in esposizione nelle 25 sale piene di decine di migliaia di reperti di proprietà del museo, lo Zeus di Ugento, un bronzo di 74 centimetri ritrovato appunto a Ugento, in provincia di Lecce, uno dei capolavori della bronzistica classica, la copia della ‘dea in trono’ ricostruita recentemente in laser scanner, la Persefone Gaia, e in particolare la Tomba dell’Atleta. Il MarTa è infatti l’unico museo al mondo a possedere la tomba di un atleta che partecipò alle Olimpiadi nel V secolo avanti Cristo, scoperta nel 1959 e oggi riesposta al pubblico. Ma non è tutto, perché tra i pezzi più conosciuti ci sono anche i famosi ori di Taranto di epoca ellenistica e romana e la più ricca collezione in Italia di ceramiche laconiche. Insomma il percorso espositivo narra in maniera esaustiva la storia e l’archeologia di Taranto e di parte del territorio pugliese.
Con l’apertura al pubblico del secondo piano del MarTa, si completa un progetto di restauro e valorizzazione cominciato molti anni fa. La prima ala ristrutturata del Museo fu infatti inaugurata, dopo anni di chiusura, dall’allora ministro dei Beni culturali, Francesco Rutelli – e caratterizzato da sei cantieri per un totale di circa 15 milioni di euro pubblici spesi. L’ultimo lotto dei lavori del MarTa, sfruttando finanziamenti pubblici pari a 6,2 milioni di euro, è stato realizzato dall’impresa Garibaldi di Bari.
Il MarTa è uno dei trenta musei autonomi creati dalla riforma voluta dal Ministro Franceschini, il quale ha dichiarato: “A Taranto si gioca una sfida che altre città hanno già affrontato con successo: trasformare la vocazione della città valorizzando il patrimonio culturale per puntare a uno sviluppo economico e sociale attraverso il turismo sostenibile. Per questo la rivoluzione museale ha investito anche le importanti realtà del territorio e non solo le grandi istituzioni presenti nelle principali città d’arte”.
Le visite ordinarie al Museo saranno gratuite sino a domenica poi il biglietto di ingresso sarà fissato a 8 euro.