ROMA – Un nuovo metodo di intervento che utilizza la polvere di amido, è alla base del restauro di “Number 32″, una delle opere più famose di Jackson Pollock. Ad utilizzarlo Otto Hubacek, il direttore dei restauri del museo Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen di Dusseldorf, proprietari del dipinto realizzato dall’artista americano nel 1950. Dopo un confronto con i colleghi sui metodi più opportuni da utilizzare per quello che è il primo intervento di restauro sul quadro di Pollock da 65 anni a questa parte, il restauratore ha perfezionato una personalissima tecnica che intende presentare ufficialmente al Metropolitan di New York.
Per eliminare la patina grigio giallastra che ha ormai ricoperto i colori originali utilizzati da Pollock, ha realizzato infatti un dispositivo che spruzza sulla tela amido di frumento. Con una piccola spazzola applicata ad un’aspirapolvere, poi, vengono eliminate le tracce della polvere facendo attenzione a non intaccare la vernice nera che potrebbe essere danneggiata dal contatto con l’amido. Il lavoro prevede almeno 200 o 300 ore di minuziosa pulizia della superficie che così verrà esplorata centimetro per centimetro.
Grazie a questo metodo il restauratore ha anche individuato diverse tracce di impronte e alcune macchie di caffè. Che però non intende eliminare essendo ormai diventate, secondo il suo parere, parte integrante dell’opera.