VENEZIA – Il 27 ottobre sarà presentata al Teatro Ferrini di Adria (Rovigo) la nuova scoperta realizzata da Ca’ Foscari di Venezia e pubblicata sulla rivista scientifica internazionale Journal of Archaeological Science – Reports. Si tratta della ri-scoperta, come possibile chiesa altomedievale della città di Adria di quella che era stata ritenuta essere finora una cripta sotto la chiesa di San Giovanni, sepolta nel corso dei secoli da depositi alluvionali.
È stata Elisa Corrò, giovane geoarcheologa neo-dottorata in Storia Antica e Archeologia all’Università Ca’ Foscari, a riscrivere la storia di questa cripta. Dopo circa tre anni di studi negli archivi e di analisi sul campo tramite carotaggi la studiosa ha infatti dimostrato non solo che si era di fronte ad un edificio di culto sepolto, ma ha anche evidenziato come l’assetto topografico altomedievale si estendeva anticamente in quella porzione della città a nord del Tartaro-Canal Bianco, corso d’acqua di risorgiva che oggi occupa l’antico letto del fiume Po. Un insediamento altomedievale di cui le alluvioni hanno parzialmente ricoperto le tracce e di cui la chiesetta rimane l’unica testimonianza ancora in opera giunta ai nostri giorni.
La geoarcheologa ha spiegato: “La chiesa esisteva nel IX secolo dopo Cristo ed è splendidamente affrescata. Siamo in presenza di un edificio di culto direttamente coinvolto nelle trasformazioni fluviali. Si tratta di un esempio, avvenuto nel passato, ma ancora tangibile e scientificamente valido, di come una modificazione dell’ambiente possa portare a estreme conseguenze, sia che si tratti di cambiamenti naturali o di variazioni ad opera dell’uomo. Fu sepolta dai depositi di due eventi alluvionali, il primo avvenuto tra IX e XI secolo, il secondo più tardi, dopo il XV secolo. L’analisi sui sedimenti e sui dati messi a disposizione della Sovrintendenza Archeologica del Veneto (con la funzionaria archeologa Maria Cristina Vallicelli) e dal Museo Archeologico Nazionale di Adria (l’allora direttrice Giovanna Gambacurta) ci ha permesso di ricostruire l’evoluzione della città nei secoli. Finora, infatti, molto si sapeva sulla parte a sud del Canal Bianco, sulla quale si è sempre sviluppata la parte principale della città”.
L’evento di presentazione si terrà in occasione dei 240 anni dalla posa della prima pietra dell’attuale cattedrale cittadina.