BERGAMO – E’ pronto il progetto preliminare della nuova GAMeC di Bergamo, la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea della città, da anni ormai alla ricerca di una nuova sede che le consenta di adeguarsi, a 30 anni dalla sua nascita, alle esigenze dell’oggi, profondamente diverso rispetto al lontano 1991. La nuova GAMeC avrà la sua sede nel Palazzetto dello Sport. Entro metà giugno sarà pubblicato il bando per affidare la progettazione definitiva ed esecutiva, oltre alla direzione lavori, ma il percorso di realizzazione del nuovo museo sta prendendo lentamente forma e diviene sempre più concreto.
“Il progetto di trasformazione dell’attuale Palazzetto dello Sport – commenta il sindaco Giorgio Gori – concretizza l’ambizione di fare della GAMeC un punto di riferimento di rilievo internazionale per l’arte moderna e contemporanea, dotandola di una sede funzionale tanto alle grandi esposizioni quanto a laboratori, convegni e attività didattiche. Il progetto si avvale di un rilevante contributo di Fondazione Ubi, che ci preme ringraziare, e si iscrive nella più estesa qualificazione di un intero quadrante della città. Va quindi letto insieme alla rigenerazione della caserma Montelungo e dello Stadio, all’ampliamento del Parco Suardi e all’apertura al pubblico degli Orti di San Tomaso, con la ristrutturazione del Principe di Napoli e alla realizzazione di un percorso ciclo-pedonale che dal Sentierone arrivi appunto alla nuova GAMeC e all’Accademia Carrara: il tutto all’insegna della cultura e del tempo libero, come previsto dal PGT del 2010”.
“La progettazione di una nuova GAMeC, – spiega il direttore Lorenzo Giusti – più capiente, più luminosa, più accogliente e più idonea a ospitare i molteplici linguaggi del contemporaneo è un obiettivo coerente con la crescita delle raccolte d’arte e con l’aumento progressivo del pubblico che ha interessato la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo dalla sua costituzione nel 1991 – esattamente trent’anni fa – fino a oggi. La presenza di un museo contemporaneo nelle forme architettoniche, oltre che nella sostanza delle proprie attività, potrà contribuire in maniera determinante a rafforzare il profilo identitario di una città produttiva, operosa, votata all’innovazione e alla sperimentazione culturale, aperta all’indagine e all’approfondimento sulle grandi tematiche del nostro tempo e proiettata verso il futuro.”
Nei prossimi anni sono previste una serie di trasformazioni nell’ambito cittadino, tra cui interventi sulla caserma Montelungo, destinata a sede universitaria, l’allargamento del parco Suardi con l’acquisizione degli orti di san Tomaso e la riqualificazione dell’ex Canossiane. A queste nuove trasformazioni si affianca la presenza di un’istituzione culturale tra le più importanti della città quale la vicina Accademia Carrara. Il progetto della nuova GAMeC si inserisce all’interno di questo rinnovamento.
“Abbiamo risorse limitate e meno abbondanza di suolo da consumare, poiché proprio il suolo è una risorsa non rinnovabile” – ricorda l’assessore alla riqualificazione urbana Francesco Valesini. –“Crediamo sia necessario valorizzare edifici esistenti e sistemi urbani obsoleti perché sono spazi speciali a disposizione delle città, risorse invece che problemi da risolvere. La trasformazione del palazzetto dello sport nella nuova GAMeC è una di quelle eredità che si trasforma in potenzialità, sia alla scala urbana che alla scala architettonica e che può fornire un contributo decisivo nella valorizzazione di un parte di città”.
“Il progetto della nuova GAMeC – commenta Nadia Ghisalberti, Assessore alla cultura – è la conferma delle rinnovate ambizioni di una città che scommette sulla cultura per il proprio rilancio post pandemia covid19″.
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Crediti Immagini:
Progetto architettonico e coordinamento generale: C+S Architects, Carlo Cappai, Maria Alessandra Segantini, Treviso | Londra
Crediti Progetto:
Progetto architettonico e coordinamento generale: C+S Architects, Carlo Cappai, Maria Alessandra Segantini con Alice Cecchini, Alessandra Lione, Roman Joliy, Treviso
Studio economico: Studio Capitanio, Bergamo
Progetto strutturale: F&M Ingegneria, Mirano
Progetto impiantistico e sostenibilità ambientale: Seingim, Ceggia
Verifica vulnerabilità sismica: Studio Musci, Bergamo
Cliente: Comune di Bergamo
Superficie costruita:5707mq
Superficie spazio pubblico:10.100 mq
Superficie parcheggi:2750 mq
Superficie terrazza di copertura: 1133 mq