ROMA – Salvatore Nastasi (Bari 1973) è stato nominato dal Consiglio dei ministri Segretario generale del Mibact. In precedenza Nastasi (dal 2004 al 2015) ha ricoperto la funzione di Direttore Generale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e sempre nello stesso periodo quelle di Direttore per lo Spettacolo da Vivo e poi di Capo di Gabinetto del Ministero. Durante diversi Governi è stato Commissario Straordinario di Governo del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, del Teatro San Carlo di Napoli e dell’Arena di Verona. Dal 2015 al 2018 è stato inoltre Vice Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e Commissario di Governo per la bonifica e la riqualificazione dell’area di Bagnoli-Coroglio a Napoli. Dal 2017 al 2019 è stato Coordinatore per la Presidenza del Consiglio per l’organizzazione di Matera Capitale della Cultura 2019. Infine dal 2016 è Presidente dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma., e dal 2018 è Vice Presidente.
Nastasi, che subentra nella carica a Giovanni Panebianco, come testimoniano i diversi incarichi ottenuti nel corso degli anni, è un esperto conoscitore del settore culturale con una importante esperienza al Mibact, essendo già stato Capo di Gabinetto durante i ministeri Bondi, Galan e Ornaghi.
Grande soddisfazione per la sua nomina è stata espressa dal sindaco di Firenze, Dario Nardella, il quale era per altro in procinto di nominare il neo segretario, alla presidenza della fondazione che governa sul Maggio musicale. Incarico che invece Nastasi non potrà ora più ricoprire. “La sua individuazione – ha spiegato Nardella – era principalmente dovuta alle sue qualità professionali e ai risultati che avrebbe potuto ottenere in quel ruolo”. Il sindaco si è dunque congratulato con Nastasi, affermando: “Sono certo che farà un ottimo lavoro alla guida della struttura tecnica di uno dei ministeri più importanti del Paese. Nastasi, oltre che un amico personale, è anche un amico di Firenze e questa novità rappresenta per la nostra città un’opportunità da coltivare con senso delle istituzioni e lungimiranza”.
Non sembra essere dello stesso parere il direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, che in questa scelta non ravvisa la “discontinuità” promessa dal Governo e giudica la presenza di Franceschini e di Nastasi al Mibact come un segno di “restaurazione” e di continuità con la gestione dei governi Berlusconi e Renzi.