MILANO – La Galleria Poggiali di Firenze, dopo la recente apertura a Pietrasanta (LU), inaugura il suo terzo spazio a Milano presentando, a partire dal 19 gennaio, il progetto dell’artista piemontese Fabio Viale, a cura di Sergio Risaliti, dal titolo “Lucky Ehi”.
La nuova sede milanese della galleria si propone come un ampio contenitore cubico nella tradizione del “piece unique”: un luogo di ricerca, a metà tra una project-room e una vetrina su larga scala, destinata a ospitare soltanto mostre site-specific, per le quali gli artisti coinvolti saranno chiamati a realizzare un unico progetto appositamente concepito per lo spazio.
Il progetto di Viale, conosciuto per le sue sculture in marmo e le sue performance, si compone di tre opere: una replica in marmo della Pietà vaticana (1499) di Michelangelo Buonarroti (1475-1564), privata del Cristo,un manifesto di grandi dimensioni in cui è ritratto Lucky Ehi, un ragazzo nigeriano disteso su quella stessa replica della Pietà al posto del Cristo – e una registrazione-audio – racconto in prima persona della vita travagliata dello stesso Lucky, giovane di fede cristiana costretto a fuggire dalla Nigeria per persecuzione religiosa.
Con questo intenso progetto l’artista intende confrontarsi con uno dei modelli più alti e più studiati della scultura religiosa (e non solo) di tutti i tempi – la Pietà vaticana. Lo fa riportando il divino alla dimensione umana, proponendo un tema particolarmente attuale.
Innanzi tutto compie il gesto semplice e toccante di “strappare” il Cristo dal grembo di Maria. Nella versione di Viale infatti le braccia della Madonna sono aperte e vuote, pronte ad accogliere simbolicamente un nuovo corpo, in attesa di ricongiungersi con il frutto del suo sangue.
In secondo luogo Viale aggiunge nuovi contenuti a quelli già notevolmente complessi della Pietà michelangiolesca, suggerendo come novello “Cristo” contemporaneo un giovane di colore – Lucky Ehi, appunto – migrante nigeriano con una grande croce cristiana tatuata su una spalla, fuggito a 17 anni da un inferno di violenza, e dopo dure e lunghe traversie arrivato in Italia. Lucky è uno dei tanti ultimi della nostra società, che l’artista ha voluto ritrarre in una dimensione di amore materno che travalica oggi più che mai ogni confine – geografico, politico, sociale e religioso.
Spiega Sergio Risaliti, curatore della mostra e studioso di Michelangelo, autore con Francesco Vossilla del saggio Michelangelo. La Pietà vaticana, edito da Bompiani: “È la storia individuale di Lucky Ehi che diventa centrale. Una storia esemplare, paradigmatica, eppure simile a quella di migliaia di uomini e di donne che fuggono dal proprio Paese di origine in cerca di pace e di benessere, di libertà e fratellanza. Ecco che la storia di Lucky Ehi si sovrappone a quella di Gesù. Lucky Ehi è l’esausto che trova pace sulla Pietà al posto del Messia. Il messaggio cristiano in cui ha riposto speranza il giovane nigeriano – così come ci testimonia il tatuaggio – trova un compimento simbolico. E in questa storia dei nostri tempi, Maria – che è anche chiesa e comunità nell’iconografia religiosa – è la madre, la comunità laica, che accoglie e abbraccia consolando”.
Vademecum
“Lucky Ehi” di Fabio Viale
dal 19 gennaio al 30 marzo 2018
Galleria Poggiali, Foro Buonaparte 52 – 20121 Milano
T. +39-02-72095815; @mail: info@galleriapoggiali.com
www.galleriapoggiali.com