FIRENZE – Il 27 gennaio, per il Giorno della Memoria, il Museo Novecento di Firenze propone due appuntamenti. Per questa giornata il Museo sarà anche ad ingresso gratuito.
Il primo appuntamento interesserà la parte coperta del loggiato all’esterno del museo dove, proprio a fianco della targa che ricorda l’uso che venne fatto delle Leopoldine come luogo di reclusione per prigionieri politici ed ebrei, verrà installata la scritta al Led Pitchipoi, un’opera del collettivo Claire Fontaine, già presente in facciata con la grande frase luminosa Siamo con voi nella notte. All’interno del museo, nella sala cinema, verrà proiettato invece per l’intera giornata, il film Manni di Riccardo Iacopino, prodotto dal Museo Novecento e realizzato a partire da un racconto di Giorgio van Straten.
La collaborazione fra il Museo Novecento e il duo artistico Claire Fontaine è cominciata in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne e di genere il 25 novembre scorso. Ed è proseguita nel mese di dicembre, in occasione di Flight, Firenze Light Festival, con la grande scritta luminosa, Siamo con voi nella notte, che ha trasformato la facciata del Museo in un ideale diaframma tra l’interno dell’edificio e la piazza di Santa Maria Novella. Pitchipoi, la terza tappa di questo percorso espositivo, a cura di Paola Ugolini, resterà nel loggiato sino all’11 marzo. Pitchipoi – spiega la curatrice – “era il nome di una località immaginaria in cui gli ebrei, in attesa nel campo di transito di Drancy, in Francia, credevano di dover andare ed è oggi la scritta al neon che verrà installata sulla parete esterna del museo, vicino alle lapidi che ricordano la deportazione degli ebrei e dei prigionieri politici fiorentini durante la Seconda Guerra Mondiale”.
Manni è invece un film di Riccardo Iacopino che ha per protagonista lo scrittore Giorgio van Straten, autore di un racconto dedicato a Manfred Buchaster, detto giustappunto Manni, uno dei tanti bambini di cui l’Olocausto ha fatto perdere completamente le tracce. Nel film lo scrittore fiorentino legge la storia romanzata del piccolo Manni, scomparso negli anni terribili delle deportazioni, senza lasciare tracce dietro di sé, salvo un suo piccolo ritratto e una foto.
“Per questo Giorno della Memoria, in cui tutti noi siamo chiamati a ricordare i valori fondativi delle nostre democrazie – dichiara il direttore Sergio Risaliti – il Museo Novecento non si sottrae al suo ruolo di custode del passato e strumento di educazione e riflessione frontale con i lati più oscuri della storia e delle società umane, come già abbiamo fatto nella giornata contro la violenza sulle donne.Mai come adesso – sottolinea Risaliti – occorre prendere la parola, assumere una posizione rilevante, cercando di scartare le false e inutili retoriche di antichi monumenti. Così il 27 gennaio Museo Novecento propone un doppio appuntamento, coinvolgendo l’artista Claire Fontaine e lo scrittore Giorgio van Straten, entrambi con un progetto dedicato alla tragedia dei bambini nell’apocalisse della Shoah. Da un lato la terribile discrepanza tra la fiabesca e magica parola yiddish Pitchipoi ed il male assoluto che essa rappresentava, dall’altra la straziante vicenda di Manni che come centinaia di bambini ha conosciuto l’orrore dell’Olocausto ed è scomparso senza poter raccontare la sua tragedia. Sta a noi il compito di ricordare, non per esorcizzare, ma per annientare ogni possibile rigurgito di quella violenza disumana che furono il nazismo e il fascismo”.