TORINO – Grazie al nuovo Master Plan, coordinato da Elena De Filippis, presentato nei giorni scorsi, i 7 Sacri Monti piemontesi, patrimonio Unesco dal 2003, si candidano a diventare un polo turistico d’eccellenza. Oltre a una serie di interventi di restauro in corso per oltre 2 milioni e mezzo provenienti da fondi privati, pubblici e europei e dell’impegno della Regione Piemonte, sono infatti numerosi i progetti che coinvolgeranno quest’area. Tra questi in particolare una grande mostra su Gaudenzio Ferrari, nel 2018, dislocata tra Vercelli, Novara e Varallo.
I Sacri Monte appaiono come incredibili “macchine sceniche”. Le costruzioni sono immerse ora in boschi secolari, ora in aree a giardino. La visita comporta una salita suggestiva verso i grandi Santuari o luoghi di antico culto che coronano ciascun Monte, ed è, al contempo, un viaggio dentro rappresentazioni artistiche di straordinaria potenza e bellezza. Qui hanno dato il meglio della loro finissima arte scultori o frescanti come Gaudenzio Ferrari o Tanzio da Varallo, accanto a numerosi artigiani.
Antonella Parigi, assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte ha dichiarato: “Abbiamo fortemente voluto dare unitarietà a questo importante patrimonio perché crediamo che questi beni costituiscano, pur con le dovute differenze, un insieme coeso e unico, nonché per poter agire con azioni congiunte, senza disperdere risorse ma, anzi, dando maggiore forza al nostro operato”. “Un approccio che inizia già a dare i suoi frutti: in questi anni abbiamo infatti potuto contare sull’appoggio di un buon numero di realtà pubbliche, bancarie, di fondazioni bancarie, ma anche di privati e singoli cittadini che si sono fatti carico anche di restauri importanti. Segnali positivi che ci incoraggiano e ci spingono, come ente regionale, a considerare sempre più i Sacri Monti come un elemento strategico del nostro patrimonio artistico, ma anche turistico. I Sacri Monti costituiscono un insieme composito di grande valore storico e artistico, legati a una rete di cammini, dagli antichi Cammini Alpini alla Via Francigena, e di piste ciclabili: caratteristiche che inseriscono a pieno titolo questi bene nei circuiti del cosiddetto ‘turismo slow’“.
In questo anno di lavoro il nuovo Consiglio dell’Ente di Gestione ha potuto contare, oltre che su fondi regionali e ministeriali, anche sull’apporto finanziario di enti bancari, di privati e di fondazioni comunitarie che hanno consentito l’avvio o la programmazione di importanti lavori di restauro in tutti i Sacri Monti – a Varallo la Cappella della “Strage degli Innocenti”, a Crea quella di “Sant’Eusebio”, a Domodossola quella dedicata al “Cireneo”, a Orta la prima cappella, “Natività di San Francesco”- e di ultimare a breve altri importanti lavori a Oropa, Belmonte e Ghiffa.
Un ulteriore settore che vede l’impegno congiunto di Regione Piemonte ed Ente di gestione dei Sacri Monti riguarda la promozione: per questo è allo studio la realizzazione di nuovo portale web, finanziato con i fondi ministeriali Unesco, che riguarderà i sette siti piemontesi e i due lombardi.