TREVISO – A partire dal 12 giugno 2021, il Nuovo Salce in Santa Margherita a Treviso offrirà al pubblico una spettacolare sorpresa. L’antica chiesa duecentesca, privata dai suoi magnifici cicli di affreschi distrutti dall’abbandono e dai bombardamenti, riprende vita grazie alla realizzazione di un ambiente di luci, immagini e colori.
L’allestimento immersivo va ad arricchire la sezione qui allestita della grande mostra omaggio a Renato Casaro, l’ultimo grande “cartellonista” del cinema mondiale. Le altre due sezioni della mostra sono accolte dalla seconda sede del Museo Nazionale Collezione Salce, al San Gaetano, e dai Civici Musei di Santa Caterina.
Il progetto è stato realizzato da un’azienda milanese innovativa nel mondo digitale.
Spiega Chiara Matteazzi, responsabile del Nuovo Salce: “Unendo creatività ad arte digitale e tecnologia, il percorso di visita si trasforma in una vera esperienza all’interno di uno spazio immersivo, totalizzante dove si crea un perfetto equilibrio tra passato e futuro, storia ed innovazione, arte fisica e digitale”.
Oltre alla ricostruzione virtuale degli affreschi delle Storie di Sant’Orsola, che “tornano” a occupare la cappella per la quale Tomaso da Modena li aveva ideati, ad essere proposte sono due diverse installazioni immersive: l’Esperienza Immersiva della Collezione Salce & Renato Casaro e la Cascata Digitale Interattiva.
“Così, mentre con gli Affreschi di Sant’Orsola la tecnologia diventa fautrice della memoria digitale di un patrimonio artistico inestimabile – sottolinea il Direttore della Direzione Regionale dottor Daniele Ferrara – la soluzione creativa trasforma la Collezione Salce in un archivio vivente di immagini condivise, integrandole con le iconiche locandine cinematografiche del Maestro Renato Casaro. Si crea quindi una connessione con la parte fisica dello spazio dimostrando come la tecnologia, a servizio della creatività, possa non solo abbattere il muro tra fisico e digitale ma crearne un tutt’uno. Con la cascata digitale interattiva, l’acqua immateriale discende e proviene concettualmente dal parallelepipedo che contiene fisicamente l’archivio, in un flusso continuo come a dare energia ed alimento in totale connessione con l’opera immersiva stessa”.
Ad arricchire ulteriormente l’esperienza anche una musica realizzata e prodotta ad hoc: canti gregoriani remixati nell’area absidale e brani appositamente composti per le ambientazioni immersive. Grazie ad un approfondito studio di sound design immersivo, le musiche si fondono così con l’esperienza visiva generando un forte coinvolgimento.
“Le installazioni digitali sono concepite – ribadisce Matteazzi – perché si integrino perfettamente nel complesso espositivo conducendo il visitatore al cuore della struttura: il parallelepipedo. Sede dell’archivio della magnifica Collezione Salce ed esso stesso spazio dedicato alla presentazione fisica dei posters, con la sua terrazza permette di dominare sull’intera struttura offrendo un secondo punto vista sulle installazioni digitali. Le opere immersive della Collezione Salce sono incentrate su un flusso di conoscenza completo: informazioni che inondano lo spazio, stratificate nella pietra, intrattengono e coinvolgono il pubblico, uniscono contenitore e contenuto, fisico e digitale”.
Museo Nazionale Collezione Salce: www.collezionesalce.beniculturali.it tel. 0422 591936 drm-ven.collezionesalce@beniculturali.it