Il borgo toscano di Stia, nel cuore del Casentino, si prepara ad accogliere dal 4 al 7 settembre oltre 300 fabbri e fabbre provenienti da 20 Paesi dei cinque continenti – dall’Australia al Giappone, dagli Stati Uniti alla Finlandia, fino al Niger – in occasione della XXVI edizione della Biennale Europea d’Arte Fabbrile.
Una mostra vivente tra arte, tradizione e cultura
Nata nel 1976 e organizzata dall’Associazione Autonoma per la Biennale di Arte Fabbrile Stia e dal Comune di Pratovecchio Stia, la Biennale propone un fitto calendario di eventi: dimostrazioni dal vivo, esposizioni, laboratori per bambini, spettacoli musicali, mercatini e conferenze. Le location coinvolte – tra cui lo storico Lanificio, il Palagio Fiorentino, Piazza Tanucci, l’Ecomuseo del Casentino e il Planetario – ospiteranno eventi ispirati al tema di quest’anno: “Fantasy”, per celebrare l’immaginario legato a miti, magia e creatività.



Un evento di rilevanza internazionale
La Biennale di Stia si conferma una manifestazione di rilievo nel panorama internazionale, tanto da essere membro del Ring of the European Cities of Iron Works, la rete europea che unisce le città più rappresentative nella lavorazione del ferro battuto. Quest’anno, la manifestazione è anche partner italiano del progetto “Iron Notes”, cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Europa Creativa. Il progetto promuove il valore culturale e contemporaneo della forgiatura attraverso una rete di partner europei, tra cui università e centri di ricerca artistica di Finlandia, Estonia, Norvegia e Svezia.
Gare, mostre e scambi culturali
Momento clou della manifestazione sarà il Campionato Mondiale di Forgiatura, ispirato al tema “Miti e magie”. I partecipanti avranno tre ore di tempo per creare un’opera originale utilizzando solo fuoco, incudine e martello, sotto gli occhi del pubblico. In Piazza Tanucci saranno esposte le opere del Concorso Internazionale di Scultura, mentre presso la Cappella della Madonna del Ponte sarà allestita una mostra di croci realizzate da artigiani lituani, espressione di una tradizione riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio immateriale dell’umanità. Non mancheranno performance speciali: una delegazione di fabbre americane forgerà una panchina dedicata alla figura femminile, mentre i fabbri siciliani presenteranno una scultura ispirata all’Etna. Entrambe le opere saranno donate alla città.

Formazione e nuove generazioni
Durante i giorni della Biennale, si terrà anche l’Iron Notes Summer Camp, un campo formativo residenziale rivolto agli studenti delle università partner del progetto europeo. Il camp, ospitato presso il Lanificio e la sede della STIA School Training Iron & Arts, proseguirà fino al 10 settembre, offrendo un’opportunità di confronto tra giovani e maestri artigiani internazionali. Per i più piccoli, è previsto un laboratorio di forgiatura per bambini dai 6 ai 12 anni, condotto dai maestri Daphne Kooistra e Paul Klaasen, con l’obiettivo di trasmettere sin da giovani la passione per l’arte del ferro.








