PALERMO – Apre i battenti il 10 febbraio la prima Bam – Biennale Arcipelago Mediterraneo, che per questa prima edizione stringe un rapporto di collaborazione con Fondazione Merz di Torino e Imago Mundi – Luciano Benetton Collection.
Spiega Beatrice Merz, a capo della Fondazione Merz di Torino: “La Fondazione Merz interpreta oggi il proprio ruolo di ‘centrale energetica’ dell’arte attraverso l’incontro e la partecipazione. Credo che il valore delle iniziative che stiamo costruendo con la città di Palermo risieda nel potere immaginifico del dialogo che abbatte confini e differenze”. La collaborazione con la Fondazione Merz proseguirà infatti in primavera con “Le vie di Merz”, ulteriore capitolo, in collaborazione anche con il Museo Archeologico Salinas, che sfocerà poi nel 2018, anno in cui Palermo sarà Capitale italiana della Cultura e ospiterà Manifesta 12.
Dal 18 febbraio il padiglione Zac dei Cantieri della Zisa accoglierà il progetto Imago Mundi – Luciano Benetton Collection, dedicato al Mare Nostrum. Saranno esposte in mostra circa 3500 tele di altrettanti artisti. “Arte come strumento di conoscenza e di dialogo tra diverse culture – dichiara Luciano Benetton – Questa è la filosofia e l’obiettivo del progetto nato per creare collegamenti: tra visioni diverse, voci e poetiche differenti, culture anche contrastanti. Linea che sta alla base anche della nuova collezione siciliana in cui artisti visivi, musicisti, creativi, poeti, architetti costruiscono insieme un caleidoscopio di suggestioni rappresentative delle infinite sfaccettature di quest’isola”.
Il 18 febbraio il sindaco Leoluca Orlando siederà allo stesso tavolo dei rappresentanti istituzionali dei Paesi del Mediterraneo per un’unica, grande conferenza e dialogo in comune. “Città dell’accoglienza: non solo apre le braccia, ma ha deciso con la Carta di Palermo 2015 di fare del riconoscimento della mobilità umana e culturale, la memoria del passato, l’impegno del presente e il progetto del futuro – spiega il sindaco Leoluca Orlando.
Dal 24 febbraio, il fotografo cinese Liu Bolin proporrà i suoi scatti realizzati a Mineo, dove ha dato vita alla sua serie Migrants. In mostra ai Cantieri della Zisa le opere realizzate a Catania, in cui l’artista, attraverso l’accurato body painting dei suoi assistenti, si fonde letteralmente con lo sfondo, fino a risultare invisibile, in questo caso tra i barconi della speranza. Protagonisti delle foto anche decine di migranti del Cara di Mineo e da altri centri di accoglienza siciliani, dipinti del blu della bandiera europea o color della sabbia delle spiagge su cui approdano.
Dal 26 febbraio, Domenico Pellegrino illuminerà l’acqua del Porticciolo di sant’Erasmo con 22 diverse isole luminose, una vera Cosmogonia mediterranea, un affascinante arcipelago virtuale che sfiora il mare. Una visione pop: i 22 paesi del Mediterraneo diventano altrettante isole galleggianti, o stelle dell’immaginifico cosmo che l’artista crea davanti agli occhi dello spettatore, coinvolgendolo in una danza luminosa, con il sottofondo del rumore del mare. 22 opere, 3×2 metri, rappresentano la sagoma del paese. Ogni sera al tramonto, la “Cosmogonia Mediterranea” si accenderà.
Ma non è tutto. Le Vie dei Tesori condurranno alla scoperta di dieci luoghi della città, aperti in notturna: passando sotto vere “porte di luce”, il pubblico sarà coinvolto in concerti, istallazioni e videomapping. Due grandi maestri del movimento, Virgilio Sieni e Mimmo Cuticchio rinnoveranno il loro incontro, e affronteranno il tema del Vangelo, coinvolgendo cittadini, performer, pupi, luoghi, in un progetto in prima assoluta. Molto cinema e moltissimi documentari, con focus approfonditi su tematiche e linguaggi dai Paesi del Mediterraneo, e su registi italiani (De Seta, Rossellini) e stranieri, dal forte impegno sociale come l’algerino Tariq Teguia, che sarà presente alla sua retrospettiva. Divise in sezioni, le conferenze di ARCIPELAGO apriranno uno squarcio su temi importanti: conflitti, arte, patrimonio, radici, letterature, Europa. Discuteranno alcuni tra I maggiori protagonisti della cultura europea e mediorientale, e ritornerà a Palermo il premio Nobel Wole Soyinka; esempio, questo, di come la città riesca a stringere rapporti esclusivi e di grande condivisione di ideali e suggestioni: così è stato con Sabbagh, così è ora con Soyinka e Sieni, così sarà per altri che si stanno preparando a ritornare.
Andrea Cusumano, assessore alla Cultura aggiunge: “BAM costituisce al contempo un punto di arrivo, rispetto al molto lavoro fatto per riportare Palermo al centro dell’attenzione internazionale sul piano culturale ed un punto di svolta, rispetto alle ambizioni della città di diventare un importante snodo del dialogo tra le culture del Mediterraneo. Una prima edizione della Biennale Arcipelago Mediterraneo che sigla importanti collaborazioni con istituzioni culturali come la Fondazione Benetton e la Fondazione Merz e, al contempo consolida i rapporti di collaborazione tra il Comune, le realtà e le associazioni del territorio. Un ricco programma con artisti, compagnie di teatro, musica, cinema e conferenze, con il coinvolgimento di importanti personalità del mondo della cultura mediterranea europea e mediorientale. A conferma che siamo capitale italiana della cultura, titolo che ci accingiamo a ricoprire ufficialmente nel 2018”.