PISA – Partirà nel mese di settembre 2021 il restauro della “Deposizione” di Rosso Fiorentino nel cinquecentesimo anniversario della sua realizzazione.
Si è tenuta, infatti, nei gironi scorsi, presso la Pinacoteca civica di Volterra (Pisa), la prima riunione operativa per programmare le prossime tappe riguardanti l’intervento sul dipinto di proprietà della parrocchia della Basilica Cattedrale di Volterra.
Il restauro è reso possibile grazie al finanziamento della Fondazione Friends of Florence. Il progetto è stato avviato dall’ex soprintendente Andrea Muzzi e portato avanti sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza diretta da Esmeralda Valente, con la supervisione del funzionario storico dell’arte Amedeo Mercurio e della restauratrice Elena Salotti.
Il primo passo consiste in un lavoro istruttorio di conoscenza della “Deposizione”. Le indagini diagnostiche, le analisi chimiche e fisiche, permetteranno di attraversare gli strati del colore con macchinari che faranno scoprire i segreti che si celano sotto ai colori puri o mescolati di rosso, permettendo, così, di decifrare i disegni e i cambiamenti che sono intervenuti durante la realizzazione del dipinto. Si avranno, quindi, risposte certe sulla composizione della tavolozza pittorica del Rosso Fiorentino e sui leganti che sostengono gli strati pittorici della “Deposizione”. Inoltre, verranno approfondite la conoscenza del legno e i movimenti intervenuti nella struttura che lo sostiene: il legno, infatti, è ancora vivo e soffre delle compressioni e dei restauri avvenuti nel corso del tempo.
Le indagini preliminari e i risultati ottenuti saranno presentati e divulgati in autunno, in occasione della ricorrenza del cinquecentesimo anniversario della realizzazione dell’opera e saranno visibili sia su pannelli che on-line. Successivamente si procederà al vero e proprio restauro.
La sala di Rosso Fiorentino, dove si conserva il dipinto, dal mese di settembre diventerà un cantiere “aperto”, visibile al pubblico tramite una vetrata. I visitatori potranno osservare in diretta le varie operazioni di restauro, mentre un video-diario, tramite uno schermo posto all’esterno della sala, racconterà la storia dell’opera e illustrerà le varie fasi di lavorazione eseguite dal restauratore Daniele Rossi e dai suoi collaboratori.