ROMA – È stata indetta da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa di Roma e del Lazio, dei lavoratori dei beni culturali, un’assemblea per la giornata del 25 gennaio, dalle 16.30 alle 18.30, per per protestare contro la riforma delle sovrintendenze messa in campo dal ministro Dario Franceschini. Parteciperanno all’Assemblea anche i lavoratori del Colosseo ma, fa sapere la soprintendenza, non vi saranno problemi per l’Anfiteatro Flavio perché la chiusura invernale del monumento è fissata proprio alle 16.30.
In una nota i lavoratori spiegano i motivi che inducono alla protesta.
“Per la seconda volta in due anni il tessuto organizzativo del Mibac viene riformato per decreto, senza condivisione con i lavoratori e le organizzazioni sindacali che li rappresentano – spiegano i sindacati. Un nuova riforma che cambia la precedente ancora non ultimata, in cui l’annuncio mediatico nasconde la paralisi funzionale che sta attraversando il ministero e il cui unico scopo è dismettere la tutela e dividere il patrimonio pubblico in unità commercializzabili. A Roma la Soprintendenza Colosseo perde l’unità con Ostia, l’Appia antica e il Museo Nazionale Romano; la Soprintendenza archeologica Lazio ed Etruria e le Sbeap Roma e Lazio si modificano per effetto dell’accorpamento belle arti archeologia e paesaggio; le soprintendenze archivistiche saranno anche bibliografiche. Dal Polo museale Lazio nascono nuovi musei autonomi: Villa Giulia e il polo Tiburtino, il Polo Eur per i musei, mentre si sopprime la dirigenza per l’Istituto centrale di Demoetnoantropologia, il tutto – concludono – con una programmazione di assunzioni che non prevede amministrativi e assistenti alla vigilanza, ma solo uso massivo e costoso di Ales o un uso distorto dei volontari”.