ROMA – È in corso a Roma, nelle sale del Museo Nazionale di Arte Antica di Palazzo Barberini, dall’8 al 10 novembre, la VII Conferenza dei Siti italiani iscritti nella lista del Patrimonio mondiale Unesco.
Al centro della conferenza è la creazione dell’Osservatorio sui siti Unesco italiani, un nuovo organismo promosso dal ministero dei Beni culturali e del Turismo per unire gli sforzi di conservazione, promozione e valorizzazione del patrimonio culturale. Il sottosegretario ai Beni culturali, Ilaria Borletti Buitoni ha spiegato: “I 51 siti Unesco italiani sono motivo di grande orgoglio, ma anche una incredibile responsabilità per chi li amministra. Per questo è fondamentale creare un Osservatorio e definire le linee pratiche per la gestione, la valorizzazione, la promozione e la manutenzione di questo straordinario patrimonio”. L’Osservatorio avrà quindi il compito di monitorare lo stato dei siti italiani, valutando anche le diverse strategie messe in campo dai diversi livelli istituzionali. Si occuperà inoltre di promuovere iniziative, indagini e studi su temi specifici.
Antonia Pasqua Recchia, segretario del Mibact, ha sottolineato che lo scopo non sarà quello di dare giudizi o pagelle ma di “analizzare i punti di forza e di debolezza”.
Il ministero dei Beni culturali, Dario Franceschini ha infine osservato: “L’Italia è talmente ricca di bellezza che non ha la consapevolezza di che cosa vuol dire nel mondo avere 51 siti riconosciuti. Siamo orgogliosi del nostro patrimonio ma finora non abbiamo usato questo brand. Essere sito Unesco impone limiti di tutela ma è anche una straordinaria occasione di promozione. Nel Piano strategico per il Turismo “ci sono dei capitoli specifici proprio sulla promozione dei siti”. Franceschini ha quindi concluso: “per il futuro mi piacerebbe che ci fosse qualche misura estensiva dell’Art bonus per i luoghi che sono siti Unesco”.