ROMA – Dopo l’apertura del cancello che divideva le due aree dei Fori, il primo gennaio 2017, anche domenica 5 febbraio, così come ogni prima domenica del mese, il percorso che attraversa l’area archeologica dei Fori potrà essere compiuto indifferentemente partendo dall’accesso all’area di competenza capitolina, da Piazza Santa Maria di Loreto, presso la Colonna Traiana, o da uno degli ingressi della Soprintendenza di Stato, a Largo Corrado Ricci, all’Arco di Tito, o a via di San Gregorio. Lo comunica una nota congiunta della Soprintendenza Speciale per il Colosseo e l’area archeologica centrale di Roma e Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. L’accesso ai siti sarà consentito dalle 8.30 alle 16.30, con ultimo ingresso alle 15.30.
Spiega il Soprintendente Francesco Prosperetti: “In occasione dell’apertura congiunta del primo dell’anno avevamo preso un impegno per continuare a offrire ai romani e ai turisti l’opportunità di visitare senza barriere il centro più antico della Capitale. La promessa è stata mantenuta nel segno di un ampliamento dell’offerta culturale. È questo solo un primo passo per integrare sempre di più la città con il suo cuore archeologico, rimuovendo steccati ideologici, divisioni amministrative, barriere architettoniche”. ”Consentire a tutti – sottolinea ancora il Sovrintendente – di immergersi nell’atmosfera della Roma antica e di passeggiare tra i Fori dimenticando, per un momento, quale porzione di arte e di memoria sia sotto la tutela dello Stato e quale sotto quella del Comune costituisce un piccolo, ma significativo atto di amore per la città di Roma nell’esclusivo interesse per i valori che condividiamo”.
Il vicesindaco di Roma e assessore alla Crescita culturale, Luca Bergamo conclude: “Dopo lo straordinario successo dell’apertura simbolica del cancello che separava le due aree, statali e comunali, avvenuta lo scorso primo gennaio per festeggiare nel migliore dei modi il nuovo anno oggi siamo contenti di mantenere l’impegno preso in quella occasione nei confronti di cittadini e turisti che amano questa città e vogliono sempre più che l’eredità della sua storia entri a far parte della quotidianità. Questo lavoro ribadisce ancora una volta quanto sia fondamentale per il bene di Roma e dell’intero Paese la collaborazione istituzionale e l’apertura degli spazi che possono essere tutelati solo se ognuno di noi li sente anche propri. Sono molto soddisfatto, a nome di tutta l’amministrazione, di consegnare al mondo in modo continuativo un pezzo prezioso e unico del nostro patrimonio con la certezza che si continuerà in questa direzione”.