SALERNO – Riapre dopo un anno di lavori di ristrutturazione il Museo Archeologico Nazionale Marcello Gigante di Volcei. Non molto conosciuto, pur essendo appunto“nazionale”, il museo si estende su 1600 metri quadrati in cui sono esposti oltre 5mila reperti archeologici distribuiti su quattro livelli, tra cui una preziosa collezione proveniente dalla Tomba degli Ori, detta anche “della principessa” risalente al III secolo a.C. Intento dell’istituzione museale è quella di ripercorre, attraverso questi reperti, che comprendono vasellame decorato, pezzi di mosaici, corredi funerari, oggetti ornamentali come bracciali, fibule e collane, la lunga e affascinante storia delle popolazioni che nei secoli hanno abitato le colline sulle quali si affacciano i monti Alburni, a pochi chilometri da litorale del Cilento.
Il museo è intitolato alla memoria del professore e studioso Marcello Gigante, illustre cittadino di Buccino, filologo raffinato e sensibile, ellenista e papirologo, fondatore, tra l’altro, del “Centro per lo studio dei papiri ercolanesi”. La struttura, inaugurata nel 2009, è un edificio quattrocentesco, già convento degli eremitani di Sant’Agostino, che sorge all’interno di un parco archeologico urbano situato nell’attuale centro storico di Buccino. Quest’ultima nacque sotto le rovine della vecchia città di Volcei, della quale, nelle fonti storiche, rimangono solo brevi accenni e il ricordo del nome, mutato nel corso del tempo nell’attuale Buccino.