ROMA – Parte da alcune domande specifiche questa personale di Cristiano Carotti (Roma, 1981) dal titolo Stessa spiaggia, stesso mare. L’artista si chiede “Cosa ha trasformato, nella visione di un artista, l’icona per eccellenza dell’italiano medio vacanziero in un rozzo strumento di autodifesa popolare? Com’è stato possibile che il Mediterraneo tornasse a essere percepito dall’opinione pubblica come un simbolo di paura e minaccia, le emozioni cioè che il mare nostrum suscitava nei marinai di un tempo anteriore alla modernità?”
Carotti, attraverso le sue opere, riflette e invita a riflettere sulle reazioni scomposte che i fenomeni migratori hanno suscitato nell’opinione pubblica e sul nuovo significato minaccioso del mare nell’immaginario della società italiana ed europea.
L’artista prende quindi spunto da alcuni motivi dei miti classici, come quello di Scilla e Cariddi, e li riattualizza dando vita a una nuova mitologia contemporanea. Lo fa attraverso 18 sculture di ceramica (Scilla I-XVIII, 2018) di diversa forma e colore – ma accomunate da espressioni minacciose e terrificanti – raffiguranti creature con la testa da lupo e il corpo di serpente marino, al posto degli antichi tritoni e torpedini. Oppure attraverso una scultura che raffigura una Cariddi contemporanea, metà sirena e metà culturista, concepita come fosse un otre romana recuperata dal fondo del mare, durante un ritrovamento archeologico. O ancora con l’opera pittorica Shipwreck of the Birds (280x180cm, olio su tela, 2018), un vortice visivo ispirato dal famoso quadro La Zattera della Medusa di Théodore Géricault.
Ma Carotti fa molto di più, crea infatti un’opera emblematica, che riassume in sé tutto il senso di questa mostra. Prende un pedalò, icona nazional-popolare delle agognate ferie, delle vacanze più spensierate, e lo trasforma in un pedalò armato, militarizzato che diventa il simbolo della paura, pretestuosa e forcaiola, dei migranti, di coloro che esultano e gridano “bisognerebbe affondarli in mare”. Seagull SS17 (165x390x220cm, metallo, plastica, smalto – 2018) è il titolo di questa installazione, che diventa anche il mezzo perfetto per il cittadino qualunque in procinto di affrontare un mare nuovamente pieno di “mostri mitologici”.
Cristiano Carotti – Installation view “Stessa Spiaggia Stesso Mare” – White Noise Gallery
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Vademecum
White Noise Gallery
Via della Seggiola, 9 – Roma
Opening 17 novembre h18.30
martedì – venerdì ore 12.00-20.00
sabato ore 16.00-20.00
info@whitenoisegallery.it
+39 06 6832833
www.whitenoisegallery.it