Ambrosius. Il Tesoro della Basilica, il nuovo percorso culturale che apre una fase inedita nella valorizzazione della Basilica di Sant’Ambrogio è stato presentato a Milano mercoledì 3 dicembre. L’iniziativa, ideata da Ad Artem – concessionaria ufficiale della didattica – propone un ampio programma di visite guidate e laboratori rivolto a scuole di ogni ordine, famiglie, gruppi e adulti, con l’obiettivo di raccontare sedici secoli di storia milanese attraverso l’intreccio tra arte sacra, architettura, materiali e simboli.
Il cuore del progetto è un approccio che unisce il rigore storico alla dimensione esperienziale. Le visite, infatti, non si limitano a illustrare opere e ambienti, ma invitano i partecipanti a osservare da vicino le tecniche costruttive, i mosaici, gli argenti, le pietre e gli oggetti preziosi che costituiscono l’identità della Basilica. Attraverso questo sguardo attento, anche la figura di Sant’Ambrogio emerge in tutta la sua forza spirituale e civile: non un personaggio lontano, ma un riferimento ancora vivo, capace di guidare chi visita la Basilica nella scoperta dei suoi significati profondi.
“Per noi è un onore metterci al servizio del patrono di Milano”, racconta Adriana Summa, socia fondatrice di Ad Artem. “Da trent’anni lavoriamo per rendere l’arte accessibile a tutti, e questo progetto rappresenta il primo frutto del nostro contributo a Ambrosius. Il nostro compito sarà accompagnare milanesi, turisti, famiglie e studenti nella lettura dei manufatti unici conservati nella Basilica, ma anche introdurli ai gesti e alle tecniche degli artigiani che li hanno creati”. La novità, spiega Summa, è proprio la possibilità di unire la visita alla pratica manuale: grazie ai nuovi spazi didattici, i partecipanti potranno sperimentare mosaico, modellazione e sbalzo, scoprendo quella “intelligenza nascosta nelle mani” che trasforma la comprensione in esperienza viva.
Il progetto didattico si fonda sull’attenzione ai materiali e alle tecniche, alla lettura dei simboli e all’uso delle fonti storiche. L’obiettivo è offrire a ogni pubblico un incontro diretto con l’eredità della Basilica, trasformando ogni visita in un piccolo viaggio nel tempo. Ed è proprio questa visione a guidare le numerose proposte pensate per le scuole.
Esperienze diverse a seconda dell’età dei partecipanti alle visite
Per i più piccoli, la Basilica diventa un luogo popolato da creature sorprendenti. Le visite dedicate alla scuola primaria conducono infatti alla scoperta dello “zoo nascosto” tra navate, capitelli e decorazioni: animali reali e fantastici che raccontano storie e significati attraverso i loro gesti di pietra. L’esperienza prosegue poi nel laboratorio, dove, osservando da vicino code di drago, zampe di leone e teste d’aquila scolpite dagli scalpellini medievali, i bambini sono invitati a creare un bestiario immaginario combinando forme e dettagli come veri apprendisti artigiani.
Per i ragazzi della scuola secondaria di primo grado, il percorso si concentra sui materiali e sulle tecniche. La sobrietà dell’architettura ambrosiana si rivela ricchissima se osservata nei particolari: tra mattoni, pietre, mosaici e argenti, i partecipanti scoprono come la Basilica sia un archivio materiale del passato. Il laboratorio dedicato al mosaico permette poi di entrare idealmente nella bottega dei maestri antichi, apprendendo i segreti di una tecnica che, tessera dopo tessera, dava vita a racconti di luce.
Gli studenti delle scuole superiori sono invece guidati “sulle tracce di Ambrogio”: un percorso che intreccia storia, archeologia e devozione, ricostruendo la vita del Santo e le trasformazioni della Basilica Martyrum attraverso le più recenti indagini sui reperti conservati nel Tesoro. Per loro – come per gli adulti – è prevista anche un’esperienza in bottega con l’orafo: l’altare d’oro di Vuolvino diventa il punto di partenza per scoprire tecniche, strumenti e materiali dell’oreficeria medievale, culminando nella realizzazione di un piccolo manufatto che riprende gli antichi sbalzi e ceselli.
Anche i gruppi di adulti trovano un percorso dedicato. La parola di Ambrogio propone infatti un’immersione sinestetica nella figura del Santo attraverso le sue opere e la musica del rito ambrosiano. Brani cantati e testi recitati accompagnano la visita, ricordando al pubblico la forza spirituale, politica e culturale della sua voce, capace di parlare ai potenti come ai cittadini.
Tutte queste attività si inseriscono in un progetto più ampio. Ambrosius, infatti, non è solo un programma di visite, ma un intervento strutturale che restituisce alla città nuovi spazi e nuovi percorsi. Il Tesoro, rinnovato nell’allestimento, apre per la prima volta al pubblico l’Aula Ambrosii – che custodisce il letto di Sant’Ambrogio – insieme al sacello di San Vittore in Ciel d’oro e al Capitolino. La nuova area di accoglienza comprende un bookshop, un’aula multimediale e un laboratorio didattico, mentre due piccoli orti monastici dedicati alle erbe officinali e tintorie completano l’esperienza, offrendo un collegamento concreto con la vita dei monasteri antichi. Dal 9 al 24 dicembre è prevista un’apertura straordinaria gratuita, prima dell’avvio stabile delle visite dal 26 dicembre.
La regia del progetto didattico è affidata a Ad Artem, realtà milanese che dal 1993 rende l’arte accessibile a un pubblico ampio e diversificato. Nata dall’iniziativa di giovani studiose dell’Università Cattolica, oggi collabora con musei e istituzioni di tutta Italia – dal Museo del Cenacolo alla Pinacoteca Ambrosiana, dal Museo del Novecento al Castello Sforzesco – e ogni anno coinvolge oltre 250.000 partecipanti. Con guide turistiche abilitate, educatori museali e progettisti culturali altamente formati, Ad Artem ha costruito negli anni un modello riconosciuto di divulgazione attenta, inclusiva e scientificamente rigorosa.
Il programma delle visite dedicate agli adulti
LA PAROLA DI AMBROGIO
la visita si propone come un approfondimento sinestetico alla conoscenza del Santo Patrono di Milano attraverso la sua viva parola, sia scritta che cantata: il rito ambrosiano, che la nostra Diocesi celebra quotidianamente, ci ricorda infatti quanto la figura di Ambrogio abbia saputo incantare gli animi facinorosi, gli imperatori arroganti, i vescovi ostinati e, non da ultimo, i cittadini milanesi. Nel corso della visita osserveremo grandi capolavori, ma ancor di più ascolteremo brani cantati e parole recitate: per ricordarci che Ambrogio è stato per tutti una sola guida, forte e intransigente, ma anche dolce e benevola.
A BOTTEGA DALL’ORAFO: SBALZI, GEMME E PREZIOSI
La Basilica di Sant’ Ambrogio racchiude un tesoro sfavillante: l’altare d’oro realizzato da Vuolvino, antica sepoltura dei Santi Ambrogio, Gervaso e Protaso. Utilizzando tecniche e materiali raffinati come lamina d’oro, pietre preziose e smalti, l’orafo racconta storie e personaggi sbalzandoli nel metallo prezioso. Sveliamoli insieme nel corso della visita guidata. Dopo aver osservato gli attrezzi del mestiere di questi antichi artigiani – come punzoni e ceselli – cimentiamoci insieme nella creazione del nostro piccolo capolavoro di oreficeria.








