FIRENZE – Dopo un restauro di 20 mesi, riapre martedì 27 dicembre, la Biblioteca Magliabechiana degli Uffizi, arricchita da una nuova illuminazione ecosostenibile.
La Biblioteca
La Biblioteca è detta Magliabechiana dal nome dell’erudito che ne fu il primo responsabile, Antonio Magliabechi (Firenze, 1633-1714)
Magliabechi fu bibliotecario dei granduchi medicei di Toscana. Alla sua morte lasciò un’eredità di circa 30.000 volumi: grazie a questa donazione Firenze ebbe la sua prima biblioteca pubblica, nucleo originario dell’attuale Biblioteca Nazionale Centrale. Il 16 dicembre 1998 nel salone Magliabechiano, sede originaria della raccolta della stessa Biblioteca Nazionale, venne insediata la Biblioteca degli Uffizi, specializzata in argomenti come la storia dell’arte, la museografia e la storia locale.
L’intervento di restauro
Dal 5 febbraio 2021, gli ambienti della Biblioteca sono stati sottoposti a un’operazione di consolidamento strutturale per rimediare ai guasti del tempo, necessari anche per introdurre più moderne ed efficienti tecnologie, al servizio sia della collezione di libri che degli utenti. Totalmente rinnovato il sistema di illuminazione, all’insegna del risparmio energetico e del comfort per la vista: le vecchie lampade sono state sostituite con moderni led a consumo ridotto, posizionati strategicamente su palchetti, scaffali e tavoli.
Il costo dell’intera operazione è stato di circa 250 mila euro.
“Il restauro della Biblioteca Magliabechiana – ha commentato il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt – ha un doppio valore, prima di tutto pratico (era fondamentale provvedere al consolidamento delle assi di sostegno del tetto), ma, soprattutto, ricorda l’ìimportanza della ricerca come strumento fondamentale per la tutela delle opere d’arte e come elemento imprescindibile della missione del museo“.
La Biblioteca Magliabechiana sarà gratuitamente accessibile agli studiosi il martedì dalle ore 9 alle 17, il mercoledì e il giovedì dalle 9 alle 13.