Sabato 27 settembre 2025 alle ore 15, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, il Museo d’Arte Orientale di Venezia presenterà un’importante donazione che arricchisce il patrimonio culturale italiano e apre nuove prospettive di studio sul Giappone premoderno.
Al centro dell’evento c’è la Zōten dai Nihon kokugun yochi rotei zenzu, una straordinaria mappa policroma in xilografia del Grande Giappone, realizzata originariamente dal celebre geografo Nagakubo Sekisui (1717–1801) e successivamente aggiornata da Suzuki Kien, attivo nel XIX secolo. L’opera, di dimensioni imponenti (quasi un metro per due), è stata stampata nel 1852 dall’editore Izumoji Manjirō, in pieno periodo Edo (1603–1868), un’epoca di stabilità e grande fermento culturale per il Giappone.
Questa rara testimonianza della cultura cartografica ed editoriale giapponese proviene dalla collezione personale della professoressa Adriana Boscaro, figura di spicco degli studi nipponistici in Italia e già docente presso il Dipartimento di Studi sull’Asia e Africa Mediterranea. La donazione è stata resa possibile grazie all’intermediazione delle professoresse Luisa Bienati e Silvia Vesco, che hanno messo in contatto il Museo con gli eredi della professoressa, Antonella, Luca e Marco Peloso. La generosità della famiglia ha permesso che questo prezioso manufatto entrasse a far parte della collezione pubblica, diventando patrimonio dello Stato italiano.
“La mappa va a colmare una lacuna significativa nella collezione – spiega la direttrice del Museo, dott.ssa Boscolo Marchi – rafforzando il nucleo di opere dedicate alla cultura del viaggio, un tema fondamentale nella società giapponese dell’epoca Edo.”
Durante la presentazione interverranno la stessa direttrice, la prof.ssa Laura De Giorgi, direttrice del Dipartimento di Studi sull’Asia e Africa Mediterranea, la prof.ssa Luisa Bienati, che ricorderà il contributo accademico di Adriana Boscaro e la sua lunga collaborazione con il Museo, e la prof.ssa Sonia Favi dell’Università degli Studi di Torino, che analizzerà il valore storico e culturale della mappa nel contesto della trasformazione del paesaggio e dell’urbanizzazione giapponesi a cavallo tra XVIII e XIX secolo.
L’opera sarà visibile fino al 25 gennaio 2026 nella sala 4 del Museo, che trova sede a Ca’ Pesaro, Venezia, e contribuirà ad ampliare l’offerta culturale dell’istituzione, arricchendo il dialogo tra Oriente e Occidente attraverso testimonianze materiali di straordinario valore.
L’ingresso all’evento è gratuito su invito fino a esaurimento dei posti disponibili.
Per ulteriori informazioni:
www.orientalevenezia.beniculturali.it