PADOVA – Nel percorso di avvicinamento al traguardo degli 800 anni, l’Università degli Studi di Padova ha sviluppato un ricco calendario di appuntamenti lungo tre specifici assi di intervento: la valorizzazione e la condivisione del patrimonio scientifico, culturale e artistico dell’Ateneo, il recupero e il racconto della storia dell’Università e dei suoi protagonisti e un palinsesto di eventi pubblici aperti alla contaminazione tra i linguaggi e i saperi.
Un punto fondamentale è rappresentato dai grandi progetti di restauro di alcuni dei luoghi più significativi dell’Ateneo. Tra le iniziative già in corso, una menzione particolare merita il restauro della Sala dei Quaranta, sede della celebre cattedra lignea di Galileo, a cui chiunque – aziende, privati cittadini, fondazioni, associazioni – può dare il proprio contributo adottando una delle tele che la decorano, raffiguranti i ritratti di quaranta tra i suoi più brillanti studenti stranieri. Un’operazione che lega arte e filantropia e che sta riscuotendo grande interesse, come commenta il rettore dell’Ateneo, Rosario Rizzuto: Col restauro delle tele della Sala dei Quaranta prende corpo un grande progetto che ci porta al 2022, ossia agli 800 anni di questo Ateneo. Questi 40 studiosi provenienti da tutta Europa sono e resteranno l’immagine forte della nostra Università, grazie al contributo di molti benefattori che hanno risposto in modo entusiasta al nostro invito. Ne mancano dieci, ma sono sicuro che anche queste tele troveranno presto chi le “adotterà”. Come segno di riconoscenza, questi benefattori saranno elencati in una parete dei donatori dove verrà ricordato il loro importante contributo e la loro amicizia verso l’Università di Padova”.
Realizzate nel 1942 da Gian Giacomo Dal Forno, i dipinti celebrano la vocazione internazionale dell’Ateneo Patavino attraverso una galleria di personaggi illustri tra i quali spiccano il cancelliere di Stato francese Michel de l’Hospital, William Harvey, medico inglese che per primo descrisse la circolazione del sangue, Francis Walsingham, statista inglese, segretario e consigliere privato della regina Elisabetta I, padre del servizio segreto britannico, il giurista e filosofo tedesco Nicolò da Cusa, consigliere di papa Pio II e Giovanni Antonio Capodistria, medico e statista, primo presidente della repubblica greca a cui è intitolata l’Università di Atene.
Accanto alle trenta tele già “adottate” dai propri Donor – il cui nome comparirà in un Donor wall all’interno della Sala, visibile e riconoscibile dalle migliaia di turisti e ospiti in visita ogni anno a Palazzo Bo – anche quattro labari, gli stendardi rappresentativi delle Facoltà, hanno finora già potuto contare sulla generosità di alcuni donatori, tra privati cittadini, aziende e associazioni, che ne stanno sostenendo le spese di restauro. Il restauro, che ha preso avvio ufficialmente mercoledì 28 ottobre, sarà eseguito dallo studio Arte e Restauro di Padova presso Palazzo Bo, sede centrale dell’Università nel cuore della città di Padova, così da permettere a visitatori e interessati di seguirli dal vivo, previo appuntamento.
È ancora possibile prendere parte alla campagna di fundraising collegandosi al sito www.unipd.it/sostieniunquaranta o contattando l’Ufficio Fundraising. È possibile adottare una singola tela al costo di 4.300 euro, oppure sostenere il progetto nel suo complesso: ogni piccola o grande donazione è importante. I benefattori potranno fare affidamento sugli importanti benefici previsti dall’Art Bonus (65% credito di imposta), rivolti a coloro che effettuano erogazioni liberali in denaro per il sostegno alla cultura.
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