VENEZIA – Si è svolta mercoledì 8 giugno, al primo piano di Ca’ Giustinian, sede istituzionale della Biennale di Venezia, la presentazione della 16. Mostra Internazionale di Architettura, curata da Yvonne Farrell e Shelley McNamara.
La manifestazione, dal titolo “Freespace”, si svolgerà dal 25 maggio al 25 novembre 2018 e sarà anticipata da due giorni di vernissage, il 24 e il 25 maggio.
Come ha sottolineato il presidente della Biennale, Paolo Baratta “l’assenza di architettura impoverisce il mondo e riduce il benessere conseguito con lo sviluppo economico e demografico”. Quindi anche questa edizione si focalizzerà sul rapporto tra architettura e società civile, il cui scollamento – ha ricordato Baratta – ha prodotto fenomeni di “urbanizzazione drammatici e all’assenza di spazi pubblici”.
Il titolo della mostra suggerisce e abbraccia appunto il concetto di libertà e generosità. Yvonne Farrell ha spiegato che l’esposizione intende celebrare “l’abilità dell’architettura di trovare una nuova e inattesa generosità in ogni progetto e nelle condizioni più diverse. Dà l’opportunità di enfatizzare i doni della natura: la luce del sole e della luna, la forza di gravità, i materiali”. Inoltree, sempre Farrell, ha ricordato l’importanza dell’architettura “di provvedere al benessere di ogni abitante del pianeta”. “Freespace” abbraccia la libertà di immaginare gli spazi di tempo e memoria, costruendo sulle stratificazioni della nostra eredità culturale”.
La 16. Mostra Internazionale di Architettura intende “celebrare esempi di generosità e di sollecitudine nell’architettura in tutto il mondo, hanno detto le due curatrici di Dublino, che hanno inoltre enfatizzato come “il ruolo dell’architettura non è solo quello di offrire un riparo ai nostri corpi, ma elevare i nostri spiriti”.